Forza Italia e il legame con la famiglia Berlusconi, Barachini: “Il loro impegno diretto sarà un onore”

Il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Roma, Martedì 22 Luglio 2025 (Foto Roberto Monaldo / LaPresse) Undersecretary for Publishing Alberto Barachini at Palazzo Chigi during the press conference at the end of the Council of Ministers, Rome, Tuesday, July 22, 2025 (Photo by Roberto Monaldo / LaPresse)

Dal palco dell’Urania Policy & Business Forum, Alberto Barachini ieri ha messo in fila i dossier più caldi che riguardano politica, informazione e tecnologia. Sottosegretario all’Editoria e figura di spicco di Forza Italia, Barachini ha aperto ricordando il legame con la famiglia Berlusconi: «Noi ringraziamo sempre la famiglia Berlusconi, coinvolta nel sostegno al partito anche con proposte e sollecitazioni. Se il loro impegno sarà diretto, sarà un onore avere accanto un altro esponente della famiglia».

Un riconoscimento alla storia e una prospettiva per il futuro, che si lega all’obiettivo politico tracciato dal leader azzurro Antonio Tajani: «Dopo aver raggiunto il 10% ci ha subito chiesto di arrivare al 20%. Vogliamo restituire al nostro fondatore un partito centrale nella coalizione di centrodestra». L’intervento di Barachini si è poi concentrato sul tema dell’editoria. Ha rivendicato la riforma delle agenzie di stampa, ferma da sette anni: «Abbiamo adottato il criterio del numero dei giornalisti, perché laddove ci sono i giornalisti c’è più informazione. Abbiamo voluto bilanciare il sistema per non lasciare indietro nessuno, convinti che l’informazione primaria sia quella delle agenzie». Un messaggio netto anche sul contrasto alle fake news: «I giornalisti possono essere i primi debunker, i primi a intervenire per garantire un’informazione affidabile e responsabile. È necessario fare fatica, cercare e verificare le fonti».

Sul fronte dell’innovazione digitale, Barachini ha presentato il disegno di legge sull’intelligenza artificiale come «un passo in avanti molto importante», sottolineando due novità: «Il rafforzamento del diritto d’autore e la nuova fattispecie di reato del deepfake, una assoluta novità internazionale introdotta dalla legislazione italiana». Accanto a Barachini, nel forum romano hanno preso parte altri protagonisti della politica: Valentino Valentini, Giorgio Mulè, Carlo Calenda, Paolo Zangrillo. I talk hanno attraversato i grandi temi strategici per il Paese, dall’energia alla sanità, dall’innovazione digitale alle infrastrutture, dalla pubblica amministrazione alla proiezione globale dell’Italia. Con un filo conduttore, che nelle parole di Barachini suona come un avvertimento e una bussola: senza un’informazione solida, libera e verificata, nessuna democrazia può reggere l’urto delle trasformazioni in corso.