Francesca Albanese mi fa tenerezza, tra gaffe e giri da Madonna Pellegrina ha un unico modo per salvarsi

Francesca Albanese in occasione della conferenza stampa AVS su ’impatto delle sanzioni USA sulla relatrice ONU Francesca Albanese. Senato a Roma, Giovedì 04 Settembre 2025. (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) Francesca Albanese at the AVS press conference on the impact of US sanctions on UN rapporteur Francesca Albanese. Senate in Rome, Thursday September 04 2025. (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)

“Se l’attenzione su di me diventa fama, io ho fallito, non posso permettermelo, sono una voce delle Nazioni Unite”. Sono le parole di Francesca Albanese riportate stamattina dai giornali. Brava, quanto ha ragione. Però – a dir la verità – è lei che da mesi va in giro in Italia e nel mondo come una Madonna Pellegrina, accolta da folle osannanti, a fare comizi, interviste, talk show, a stare su ogni palco possibile.

Le gaffe continue di Albanese

Come sarebbe accaduto a chiunque di noi, inebriata dal successo, ha cominciato a fare gaffe continue, a perdere colpi, bacchettando con protervia il mite sindaco di Reggio Emilia, scappando da un confronto scomodo in tv, dicendo cose inammissibili su Liliana Segre, facendo faccine teatrali, addirittura a un certo punto ha fatto le corna su un palco. Insomma è diventata rapidamente una caricatura, una macchietta.

La fama non perdona

Ma perché ha fatto questa fine la povera Albanese? Il punto è semplice la fama va gestita, chi sale troppo in fretta si brucia le ali come Icaro, chi si specchia troppo nella propria immagine come Narciso finisce per esserne inghiottito. Insomma la fama non perdona, è un pendolo che ti porta su in un lampo e ti riporta giù ancora più velocemente e la gente, il pubblico, oggi ti applaude, ti osanna e domani, alla prima scivolata, ti dimentica, ti ridicolizza, ti massacra.

Perché mi fa tenerezza

Allora proprio per questo ora Francesca Albanese comincia a farmi tenerezza, mi diventa quasi simpatica e mi permetto di consigliarle di fare quello che in queste circostanze quasi nessuno è capace di fare: abbandoni i teatri, la tv, gli applausi della gente, torni con normalità in silenzio a fare il suo lavoro. E’ l’unico modo per salvarsi…