Obbligo di mascherina a Genova. Da subito: centro storico e nel porto Antico della città. Obbligo valido all’aperto e indipendentemente dalla distanza interpersonale. La decisione è stata presa mercoledì sera dal Presidente della Liguria Giovanni Toti – fresco di ri-elezione – e dal sindaco di Genova Marco Bucci.
Preoccupano infatti i nuovi casi di coronavirus. Nel bollettino diffuso ieri erano stati registrati 63 nuovi casi nelle ultime 24 ore. La Liguria, in totale, ha avuto dall’inizio della pandemia 12.769 casi di coronavirus, con un incremento giornaliero, nel bollettino di ieri di 108 positivi; 1.594 i deceduti e 1.593 gli attualmente positivi.
La misura impensierisce i commercianti delle zone oggetto dell’ordinanda n. 63/2020 è l’ipotesi di un nuovo lockdown. “Non possiamo permettercelo”, ha detto a Il Secolo XIX Alessandro Cavo, rappresentante di Ascom. Il caso Genova è stato citato anche dal quotidiano francese Le Monde. L’obbligo è esteso anche ai locali ma non per le consumazioni a tavolo e nei dehors. L’ordinanza non ha una scadenza definita. “Valuteremo la durata in base ai numeri – ha detto Bucci allo stesso quotidiano – misure più severe metterebbero in grave difficoltà l’economia della città. Quindi è necessario che vengano rispettate”.
LE ORDINANZE – Il governatore Toti ha firmato due ordinanze che prevedono anche il prolungamento del divieto di assembramento, più severo rispetto ad altrove, nel quartiere Umbertino a La Spezia, dove nelle scorse settimane si è registrato un numero più alto di nuovi positivi. In via sperimentale la Liguria dà il via all’ingresso fino a 1.000 persone per le manifestazioni sportive. Il Presidente ha anche specificato le strade nello specifico:
Via Marinai d’Italia
Via Fanti d’Italia
Via Andrea Doria
Via Balbi
Piazza della Nunziata
Via Paolo Emilio Bensa
Largo Zecca
Via Cairoli
Piazza Della Meridiana
Piazza Fontane Marose
Via Garibaldi
Via XXV Aprile
Piazza Matteotti
Via di Porta Soprana
Via del Colle
Via Ravasco
Via Madre di Dio
