Giornali gratis online, la guerra degli editori: “Sospendere Telegram”

Un problema già noto, esploso in queste settimane di quarantena forzata a casa per l’emergenza Coronavirus. La Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali, ha colto ‘la palla al balzo’ ed ha chiesto con una nota ufficiale all’Autorità garante delle comunicazioni (AgCom) di sospendere in Italia Telegram, dopo WhatsApp il più noto sistema di messaggistica.

L’accusa è di consentire la circolazione illecita dei giornali in forma digitale. In particolare la Fieg ha chiesto tramite il suo presidente Andrea Riffeser Monti “un provvedimento esemplare e urgente di sospensione di Telegram, sulla base di un’analisi dell’incremento della diffusione illecita di testate giornalistiche sulla piattaforma che, durante la pandemia, ha raggiunto livelli intollerabili per uno Stato di diritto”.

Da settimane sono infatti esplose le chat in cui vengono diffusi, gratis, i giornali italiani in formato Pdf. La sola Fieg stima, esaminando dieci canali Telegram di questo tipo, danni per “670 mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno”.

Numeri che sono esplosi in questo periodo di quarantena, raddoppiati secondo la Fieg. Solo su Telegram “siamo passati dai 395.829 iscritti dell’8 gennaio 2020 ai 574.104 del primo aprile 2020”. Un dato che per gli editori “dovrebbe indurre l’Autorità di garanzia del settore ad intervenire, senza ulteriori indugi, con fermezza, con provvedimenti anche esemplari”.