Trovar le parole in certi momenti è complicato. Specie per commentare la morte di una ragazza di 22 anni, uccisa quasi sicuramente dall’ex fidanzato. Ancor più se quella ragazza è la propria figlia. Per Gino, il papà di Giulia Cecchettin, “il dolore è tanto, inimmaginabile, atroce” ha raccontato a Repubblica, poche ore dopo il ritrovamento del corpo della giovane.
L’intervista al papà di Giulia Cecchettin
“Una parte di me che se ne va. Aveva solo 22 anni…una vita davanti spezzata, senza un motivo logico. Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo più inconcepibile” dice Gino. “Ma devo essere forte, per gli altri ragazzi, Elena e Davide. Devono, dobbiamo ripartire” queste le sue parole di flebile speranza per il futuro. La famiglia aveva già perso la madre circa un anno fa.
“La sorella di Giulia, Elena, ne farà la battaglia della sua vita. Ma anch’io voglio fare qualcosa, è giusto così. Per Giulia e per tutte le altre che potranno trovarsi nella sua condizione” dice Gino a Repubblica. Intanto, continua il flusso di persone davanti la loro casa, i mazzi di fiori, i messaggi di condoglianze e di saluto per Giulia da parte degli amici e dei conoscenti della ragazza.
Il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin
Ieri è stato ritrovato il cadavere di Giulia, nei pressi del lago di Barcis, in Friuli. Il corpo era in fondo a un dirupo, in un canalone, rotolato giù dopo una caduta di circa 50 metri. Dalle prime perizie si è capito che è stata accoltellata alla testa, al collo. Aveva ferite alle mani, come se si fosse difesa. “Sono andato lì, sul luogo del ritrovamento. Ma c’erano ancora i medici per i rilievi e non l’ho vista” racconta il padre.
La famiglia di Filippo Turetta
Gino Cecchettin ha voluto mandare un messaggio anche ai genitori di Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio, in fuga o dalla sorte ancora sconosciuta. “Ringrazio i genitori, anche loro stanno vivendo un dramma e quindi sono vicino anche a loro” dice l’uomo, che aggiunge: “Certo, io pensavo a Giulia, volevo il suo ritorno. Per me è finita qui”. Le ricerche per rintracciare Filippo continuano, in particolare per risalire alla posizione della sua macchina, una Fiat Punto nera, localizzata giorni fa anche in Austria.
Il post di saluto: “Abbraccia la mamma”
“Amore mio, mi manchi già tantissimo, abbraccia la mamma e dalle un bacio da parte mia”. Sono le parole postate poco prima delle 9 del mattino da Gino Cecchettin su Facebook, insieme alla foto della giovane sorridente. In prima mattinata, invece, aveva postato una foto con una scritta: “L’amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”.
