Governance poll, promossi e rimandati. Iniezione di fiducia per Acquaroli e Giani

Un uomo solo al comando, la sua maglia è quella del centrodestra, il suo nome è Marco Fioravanti. Lo sprinter che ha tagliato il traguardo della Governance Poll 2025 (con il 70% dei consensi), la rilevazione annuale svolta da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore, è il sindaco di Ascoli, arrivato al secondo mandato. È la prima “maglia rosa” nella speciale classifica del quotidiano economico per un sindaco marchigiano e per un primo cittadino di Fratelli d’Italia. “Umanità e concretezza”, le specialità della casa per l’amministratore meloniano. Una vittoria a pieno titolo quella della maggioranza di governo, che si aggiudica anche le prime tre posizioni nella classifica dei governatori di Regione. E un arretramento “doloroso” per il centrosinistra, che da sempre si considera proprietario del marchio “buona amministrazione”.

Gli altri sindaci

Tornando alla rilevazione, scivola al secondo posto Michele Guerra (65% di gradimento), sindaco di centrosinistra a Parma e vincitore lo scorso anno. Al terzo posto una new entry e una conferma, ovvero il primo cittadino di Bari, Vito Leccese, e il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi (l’anno scorso conquistò la seconda piazza). Oltre al giovane sindaco di Ascoli, il centrodestra raggiunge la quinta posizione per il primo cittadino di Treviso, Mario Conte, e per quello dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Sempre di centrodestra, al nono posto la sindaca di Rovigo, Valeria Cittadin. Stessa posizione per un altro leghista, primo cittadino a Ferrara, Alan Fabbri.

Le grandi città

Per quanto riguarda le grandi città, dopo Napoli, bene Milano, che si difende al nono posto (recuperando 10 posizioni) con il sindaco Beppe Sala (59% di consenso). Male invece Roma: Roberto Gualtieri, con il 47%, è all’89° posto, anche se in leggero recupero rispetto allo scorso anno. La reputazione social dell’inquilino del Campidoglio non basta per risalire la graduatoria. Nel gruppo, le altre: Matteo Lepore (Bologna, 53,5%) si piazza in 58° posizione, mentre precipita al 72° Stefano Lo Russo (Torino, 50,5%). La sindaca di Firenze, Sara Funaro, con il 55%, conquista la 34° posizione, senza infamia e senza lode. Menzione speciale per l’eterno sindaco di Benevento, l’inossidabile Clemente Mastella, che arriva al nono posto, il record nel miglioramento percentuale rispetto al giorno del voto (+6,3).

Per quanto riguarda i presidenti di Regione, il podio è tutto di centrodestra, con due conferme e un nuovo arrivato. In cima alla classifica, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con il 66,5%. Subito dietro, un altro leghista, il presidente del Veneto, Luca Zaia (66%), arrivato a fine corsa. Terza posizione invece per Alberto Cirio, alla guida del Piemonte, con il 59%. Tra le prestazioni più interessanti, spicca il balzo in avanti di Eugenio Giani, presidente dem della Toscana, che con un 58,5% di consenso segna un +6,5% rispetto al 2024 e addirittura un +13,5% rispetto al 2023. Per lui, un buon viatico in vista delle elezioni di ottobre. Altra corsa significativa è quella di Francesco Acquaroli, presidente delle Marche di FdI, che abbandona l’ultimo posto dell’anno scorso grazie a una crescita costante. Con un balzo del 7,5% sul 2024, raggiunge una maggioranza assoluta di consensi (50,5%) e sale fino alla dodicesima posizione. Acquaroli sfiderà l’eurodeputato Matteo Ricci nella sfida regionale che è stata definita l’Ohio d’Italia.

Lazio, Francesco Rocca è in costante discesa

Non mancano le sofferenze. Le ultime posizioni sono occupate da Francesco Roberti, presidente forzista del Molise, il cui gradimento crolla di 13,5 punti in un anno, complice anche un’indagine per corruzione avviata a febbraio. E da Francesco Rocca, presidente del Lazio, in costante discesa: -3,5% quest’anno, -10% rispetto a due anni fa. Non brillano i due governatori al loro esordio: Marco Bucci in Liguria e Alessandra Todde in Sardegna si attestano rispettivamente al 14° e 15° posto, rimanendo sotto la soglia del 50% di gradimento. Dopo l’allenamento nella sfida del Sole 24 ore, ci sarà la partita vera e propria con 6 Regioni che andranno al voto in autunno. Chi salirà sul podio?