Sale a tre il bilancio degli italo-israeliani dispersi dopo l’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre scorso. Morti anche gli altri due (Liliach Lea Havron e Nir Forti) così come annunciato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nel 18esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas il bilancio provvisorio è di oltre 5mila morti palestinesi, 1.40 israeliani e circa 222 gli ostaggi nella striscia di Gaza. Due di loro sono state rilasciate nelle scorso ore per ragioni umanitarie. Si tratta di Yocheved Lifshitz, 85 anni, e Nurit Cooper, 79, evacuate dal valico di Rafah, quello che segna il confine meridionale della Striscia dove comincia l’Egitto. Erano state portate via con i mariti Amiram e Oded dal kibbutz Nir Oz il 7 ottobre scorso. Nessuna conferma invece sulla possibilità di liberare 50 prigionieri con doppia nazionalità, la trattativa sarebbe saltata per la richiesta dei fondamentalisti di lasciar entrare carburante a Gaza, gli israeliani si oppongono perché può servire come combustile per i razzi. Intanto prosegue la diplomazia Usa per evitare l‘invasione via terra dell’Idf nella striscia di Gaza. Anche se è stesso la Casa Bianca, attraverso il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, ad escludere un cessate il fuoco. “Prima devono essere liberati gli ostaggi, poi se ne può parlare” il messaggio recapitato ad Hamas.
