Ibrahimovic torna al Milan, il nuovo ruolo del campione svedese come consigliere e l’annuncio di RedBird

Zlatan Ibrahimovic torna al Milan. L’annuncio dovrebbe arrivare in queste ore e per il campione svedese sarebbe il terzo ritorno nella squadra rossonera. Questa volta, però, con un nuovo ruolo. Ibra non scenderà in campo ma affiancherà i proprietari del club come consigliere e sarà partner operativo di RedBird, il fondo di private equity degli Stati Uniti che controlla l’AC Milan.

Il nuovo ruolo di Ibra con RedBird

L’indiscrezione è targata Financial Times, che riporta come l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare in queste ore. Per Ibra si tratta di un incarico dirigenziale e di consulenza. L’ex calciatore svedese, dopo il suo ritiro lo scorso giugno, lavorerà a stretto contatto con Gerry Cardinale, il fondatore di RedBird. La proprietà ha anche i New York Yankees e Main Street Advisors, un fondo con investitori del calibro del cestista LeBron James e del rapper Drake.

Cosa farà Ibrahimovic nel Milan

Zlatan Ibrahimovic – in rossonero come calciatore dal 2010 al 2012 e poi dal 2020 al 2023 – aiuterà il management e la proprietà ad ampliare il portfolio esistente di asset della società di investimento in sport, media e intrattenimento, ma dovrebbe lavorare anche a stretto contatto con l’allenatore Stefano Pioli e l’ad Giorgio Furlani. Un ruolo possibile, in attesa di avere più dettagli nel concreto, potrebbe essere quello di leader motivazionale capace di fare da ponte tra lo spogliatoio della squadra e la dirigenza.

Le dichiarazioni di Ibra e di Cardinale

“RedBird ha collaborato con alcuni dei più grandi atleti, squadre e figure imprenditoriali del mondo per creare attività dotate di significato e impatto. Non vedo l’ora di contribuire alle loro attività di investimento nelle loro attività sportive, mediatiche e di intrattenimento”. Questa la prima dichiarazione di Ibra come nuovo consigliere del Milan, secondo il Financial Times. Mentre il primo commento di Gerry Cardinale è riservato alle capacità del 42enne svedese: “Ciò che rende Ibra un assoluto vincente non è solo il talento fisico, ma un alto intelletto e un grande spirito imprenditoriale”.