Parla Valeria Pernice, esponente del Partito Liberaldemocratico, il cui segretario è il deputato Luigi Marattin. Dura la condanna, da parte dell’esponente libdem, al gesto avvenuto durante la rappresentazione dell'”Aida”, nell’Arena di Verona, dove, senza alcuna autorizzazione, è stata proiettata la scritta “Stop Genocide” accompagnata dalla bandiera palestinese.
“In merito all’intervento durante lo spettacolo dell’Aida all’Arena di Verona – dove, senza alcuna autorizzazione, è stata proiettata la scritta “Stop Genocide” accompagnata dalla bandiera palestinese – il Partito Liberal Democratico intende riaffermare con chiarezza e responsabilità la propria posizione su un conflitto che merita rigore, non semplificazioni”. Così Valeria Pernice, veronese, esponente del Partito Liberaldemocratico, per il quale ricopre la carica di Responsabile Rapporti Territoriali, in una nota a margine di quanto avvenuto durante la rappresentazione, in Arena, dell'”Aida”.
“Il gesto – dice Pernice – va condannato. È stato un atto emotivo e non istituzionale, che ha trasformato un contesto artistico in uno spazio di propaganda e tifoseria politica. In un momento così delicato, segnato da un conflitto sanguinoso e da sofferenze immense da entrambe le parti, ogni semplificazione è un errore. Slogan e bandiere usati senza contesto alimentano un clima da stadio, che allontana ogni possibilità di comprensione e ogni spazio per una mediazione reale. La comunicazione attorno al conflitto è ormai fortemente manipolata: domina un racconto binario che trasforma tutto in buoni e cattivi, alimentando un antisemitismo crescente, spesso mascherato da attivismo umanitario”.
“Noi – prosegue Pernice – non accettiamo ambiguità. Il 7 ottobre 2023, Hamas ha scatenato un attacco terroristico di una brutalità senza precedenti contro Israele, uccidendo civili e rapendo donne, anziani e bambini. Molti di questi ostaggi sono ancora vivi, o morti, nelle mani di un’organizzazione che ha fatto del terrore la propria identità politica. Hamas non rappresenta il popolo palestinese: lo ha affamato, strumentalizzato e privato della possibilità di uno Stato. È il primo responsabile delle sofferenze nella Striscia di Gaza”
“Allo stesso tempo, non possiamo tacere di fronte alle azioni del governo Netanyahu, un leader che ha tradito i valori della democrazia liberale e compromesso la sicurezza stessa del suo popolo. La nostra condanna è netta: Hamas è il carnefice e Netanyahu non può essere il garante della pace.
Il Partito Liberal Democratico continua a sostenere con fermezza il diritto di Israele a difendersi nel rispetto del diritto internazionale, la liberazione immediata di tutti gli ostaggi e la necessità di aprire corridoi umanitari veri, gestiti da attori terzi, non da Hamas”, sottolinea l’esponente del PLD.
“Ribadiamo – conclude Pernice – il nostro impegno per una soluzione politica basata su due Stati: uno Stato palestinese libero dalla minaccia di Hamas, e uno Stato israeliano riconosciuto e sicuro. Non ci faremo trascinare nella tifoseria ideologica. La politica estera è fatta di verità, responsabilità e capacità di distinguere tra chi combatte per la pace e chi specula sul dolore”.
