Il giallo di Borno, donna fatta a pezzi e ritrovata in 4 sacchi della spazzatura: “Ha 11 tatuaggi, aiutateci a darle un nome”

E’ ancora giallo sul cadavere della donna fatto a pezzi e ritrovato nel pomeriggio di domenica 20 marzo in quattro sacchi dell’immondizia lungo la strada provinciale di Borno, comune in provincia di Brescia. Ad oggi gli investigatori non sono riuscititi a identificare la vittima e, in seguito ai primi risultati emersi dall’esame autoptico, lanciano un appello affinché qualcuno si faccia avanti e riconosca il cadavere della donna o fornisca indicazioni utili all’identificazione.

Dall’autopsia effettuata presso presso l’Istituto di Medicina Legale di Brescia, è emerso che la vittima è alta circa 160 cm per un peso di 50-55 chili. Capelli scuri, unghie delle mani e dei piedi particolarmente curante con l’utilizzo di uno smalto di colore violetto con glitter argentati. Almeno 11 i tatuaggi o parte di tatuaggi presenti sul corpo fatto a pezzi dall’autore dell’efferato omicidio: “step by step” sulla caviglia destra, “wanderlust” sulla clavicola destra, “elegance is the” sulla schiena lato destra, una porzione di disegno sul gomito sinistro, “be brave” sul gomito sinistro, “fly” sul polso destro, una “V” rovesciata sulla coscia destra, “VV” rovesciate sulla coscia sinistra, “te” sul dorso della mano sinistra.

Tracce di altri tatuaggi sono visibili anche sulle dita della mano destra e un disegno “maculato” sul gluteo destro. “Non si esclude la presenza di altri tatuaggi sul corpo della donna” fanno sapere i carabinieri del Comando Provinciale di Brescia che poi spiegano che queste informazioni vengono diffuse perché “i possibili conoscenti della donna nonché i professionisti del settore (tatuatori ed estetiste) possano fornire informazioni utili all’identificazione”.

Le forze dell’ordine invitano poi a “contattare il numero 0364/322800 (Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Breno) o recarsi presso gli Uffici delle Forze dell’Ordine.

IL GIALLO DI BORNO: CADAVERE TROVATO DA UN ALLEVATORE

A distanza di quattro giorni dal ritrovamento del cadavere della donna, gli elementi in possesso degli investigatori sono ancora pochi. La vittima, forse di età compresa tra i 30 e i 45 anni, è stata fatta a pezzi in 15 parti e abbandonata sul ciglio della strada in quattro sacchi di spazzatura al confine con la provincia di Bergamo. Ad allertare l’intervento delle forze dell’ordine è stato un allevatore residente nella zona.

La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere. Il killer oltre a farla a pezzi, le ha sfregiato il volto con il fuoco per non renderà riconoscibile. Oltre all’autopsia, sono state prelevate le impronte digitali e raccolto tracce di Dna della donna che verranno confrontante con la banca dati per verificare se la donna fosse già nota alle forze dell’ordine per vari motivi (magari perché scomparsa). Sono state sequestrate le registrazioni di almeno 12 telecamere della zona. Potrebbe bastare un fotogramma per una svolta.