Il nuovo round dell’Assemblea Parlamentare dell’Unione del Mediterraneo ha visto come sede la località balneare di Sharm el-Sheikh sotto la guida dell’Egitto. Dopo la presidenza spagnola e quella del Marocco l’anno precedente, questo importante meeting, che coinvolge l’Unione Europea, il Nord Africa ed il Medioriente, è stato organizzato dal vicepresidente del parlamento del Cairo Mohamed Abou El-Eleini. In questo incontro ristretto ai paesi membri del Bureau, i temi affrontati sono stati i flussi migratori, il cambiamento climatico, il ruolo delle donne e ovviamente la situazione globale con particolare riferimento ai teatri di guerra, soprattutto in Medioriente. Nella sempre splendida cornice di Sharm el-Sheikh, questa tre giorni ha ribadito l’importanza della coesione e la collaborazione nel Mediterraneo, un luogo che deve diventare il centro dell’attenzione dell’Europa.
La situazione a Gaza è stato un argomento che è esploso sul tavolo con Spagna e Turchia particolarmente decise e l’Egitto che ha ribadito il suo grande impegno come mediatore, sottolineando che da ottant’anni lavora per una pace definitiva e duratura. “Il nostro paese è stato, è e sarà sempre un grande promotore della pace in Medioriente– ha ribadito con forza il vicepresidente del parlamento del Cairo Mohamed Abou El-Eleini- l’Egitto vuole fare sua l’idea di unire il nord ed il sud del Mediterraneo in un’unica grande unione, abbiamo storia, cultura, tradizione e identità comune e questa può essere la nostra vera ricchezza”.
El-Eleini è staio nominato presidente di questo evento per il quale si è speso molto a livello personale per portare avanti il lavoro fatto in Spagna. Il Bureau, che ha tracciato le linee di questa importante collaborazione, era composto dall’Egitto, dall’Italia, dalla Turchia, dalla Spagna, dal Portogallo e dall’Unione Europea. Un parterre che rappresenta un mondo variegato e composito che sta crescendo sempre più unito e coeso.

L’Italia era rappresentata dalla senatrice Simona Petrucci che è presidente della Commissione sui Diritti delle donne. “Il documento finale sulla situazione a Gaza è frutto di un lungo lavoro di mediazione fra posizioni diverse, ma alla fine ha prevalso quello che proponevano Italia e Spagna La liberazione degli ostaggi civili è stata inserita così come la condanna per chiunque non permetta l’ingresso di aiuti nella Striscia. L’Italia esprime la sua soddisfazione per aver ribadito nell’agenda la lotta all’immigrazione illegale e la crescita di una cooperazione fattiva estesa a tutti i paesi. Abbiamo ribadito la centralità del Piano Mattei e la sua importanza nelle relazioni con il continente africano”. Prossimo appuntamento programmato per la fine di novembre al Cairo, per continuare a rafforzare l’unità del Mediterraneo creando una nuova alleanza fra sponda sud e sponda nord per farlo diventare un attore geopolitico di primo livello.
