Milano vive un momento di grande difficoltà, figlio non solo di vicende giudiziarie ma soprattutto di una messa in discussione dell’intera visione. Ci sono scelte che sono state percepite come autoreferenziali, si è diffusa una sensazione di lontananza dai bisogni reali delle persone che ha compromesso il rapporto con parte della cittadinanza. Nel recente consiglio comunale, segnato dalle dimissioni dell’assessore Tancredi e dall’intervento del Sindaco Sala, ho chiesto a tutti un bagno di umiltà e realismo, proponendo quella che è stata accolta come una provocazione, ma è invece un modo di immaginare una politica responsabile, da parte di tutti.
Serve un fronte civico e responsabile per sbloccare la città e ricostruire fiducia. Gli annunci di cambiamento non bastano più.
Ho proposto un Patto per Milano, un accordo che coinvolga forze politiche, civiche e sociali pronte a mettere da parte personalismi per agire concretamente. È necessario un’agenda chiara: sbloccare i progetti urbanistici, riqualificare le case popolari e ridurre le liste d’attesa, regolamentare la movida, riorganizzare la macchina comunale con trasparenza e competenza, gestire con sobrietà dossier complessi come San Siro e arginare la delinquenza minorile.
Serve un codice politico condiviso che bandisca propaganda, imponga trasparenza e merito, e favorisca una partecipazione reale e costruttiva.
Milano non può più aspettare. Il Patto per Milano vuole dimostrare che la politica può essere parte della soluzione, restituendo alla città serietà, rispetto e senso di responsabilità. È urgente, anche pensando alle prossime elezioni amministrative, che potrebbero anticipare la scadenza naturale del mandato.
*Capogruppo Noi Moderati al Consiglio Comunale di Milano
