Una visita per rafforzare le relazioni bilaterali a tutti i livelli, sia politico che economico, in vista del vertice intergovernativo tra Italia e Israele previsto alla fine di ottobre a Gerusalemme. Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha incontrato oggi a Roma il titolare della Farnesina Antonio Tajani. Tra gli altri temi affrontati anche quello relativo alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese, alle attività dell’Iran, oltre alla pace e alla stabilità nella regione del Grande Medio Oriente, sulla scia degli Accordi di Abramo – ovvero l’avvio dei rapporti diplomatici di Israele con Emirati e Bahrein – e nel quadro del forum del Negev – l’iniziativa dedicata alla sicurezza di cui fanno parte Israele, Stati Uniti, Emirati, Bahrein, Egitto e Marocco.
Cohen ha inoltre incontrato il ministro degli Esteri del Vaticano, l’arcivescovo Paul Gallagher. Si tratta della prima visita di un ministro degli Esteri israeliano in Vaticano in 12 anni con il governo guidato da Netanyahu che ha ribadito il suo impegno per la sicurezza dei cristiani in Israele e per il mantenimento della libertà di religione e di culto. Cohen -secondo quanto apprende l’Agi da fonti diplomatiche israeliane – ha condannato fermamente ogni violenza contro i cristiani e ha sottolineato che in Israele vige la libertà di culto per tutte le religioni.
Il Ministro degli Esteri “ha ringraziato il Vaticano per la sua importante attività nella lotta all’antisemitismo e per il suo aiuto nel promuovere la questione dei prigionieri e dei dispersi israeliani”. Eli Cohen ha affermato: “Siamo impegnati a mantenere la loro sicurezza e dignita’, e continueremo a farlo e mostreremo tolleranza zero nei confronti dei casi di violenza basata sull’odio. Ho ringraziato il Ministro degli Esteri vaticano per il suo impegno nella lotta all’antisemitismo e ho invitato il Vaticano ad adottare la definizione di antisemitismo internazionale secondo l’IHRA”. Cohen e Gallagher – proseguono le stesse fonti diplomatiche israeliane – hanno discusso dell’attivita’ tra i due Paesi, sottolineandone l’importanza per i credenti cristiani in Israele. “I due hanno discusso della grande importanza della lotta al cambiamento climatico e della possibilita’ di una cooperazione nella ‘diplomazia climatica’ basata sui valori condivisi in materia tra Israele e Vaticano”.
L’incontro con Tajani – il secondo avvenuto dopo la visita del vicepremier in Israele lo scorso marzo – è servito per approfondire questioni bilaterali e le principali sfide regionali e sottolinea l’importanza prioritaria che il Governo italiano attribuisce alla sicurezza di Israele, si legge in una nota della Farnesina. “Italia e Israele beneficiano di profonde relazioni, basate su fondamenta di amicizia, solidarietà e comprensione – ha commentato il Ministro Tajani – Oltre alle intense relazioni politiche, abbiamo con Israele una solida collaborazione sul piano economico”. Israele è infatti un partner economico strategico per l’Italia, in particolare nei settori ad alto tasso di innovazione tecnologica, come l’agroalimentare, le biotecnologie, la cybersicurezza, l’intelligenza artificiale, lo spazio e l’energia. L’interscambio nel 2022 ha raggiunto un valore di quasi 4,8 miliardi di euro, in crescita del +19,7% sul 2021. “Crediamo nelle opportunità offerte dalla complementarità dei nostri ecosistemi produttivi – ha osservato il Vicepremier Tajani – e a questo proposito, incoraggiamo ulteriori investimenti israeliani in Italia, in particolare nei settori ad alto valore aggiunto del Sud. Siamo una delle tre economie più avanzate dell’Ue, e quindi investire in Italia significa investire in un Paese che funge da porta d’ingresso strategica per 500 milioni di consumatori nell’Unione Europea”.
Per quanto riguarda le principali questioni regionali, Tajani ha voluto esprimere – in nome della speciale amicizia che lega i nostri due Paesi – la solidarietà del governo italiano al popolo di Israele per gli attacchi terroristici delle ultime settimane. Il vicepremier ha inoltre espresso la propria preoccupazione per il numero sempre più elevato di vittime delle violenze di quest’anno, che hanno colpito anche civili e bambini. “Questa nuova ondata di violenza e’ un’ulteriore prova dell’insostenibilità dello status quo e dell’assoluta necessità di rilanciare il processo di pace per evitare l’ennesima spirale distruttiva, Rimaniamo convinti che la soluzione dei due Stati, basata sulle risoluzioni delle Nazioni Unite, offra la migliore possibilità per israeliani e palestinesi di vivere fianco a fianco in pace e sicurezza”, ha osservato il ministro Tajani
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