Istat, a luglio l’occupazione torna a crescere: disoccupazione giovanile supera il 30%

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 231 Luglio 2020 Roma (Italia) Cronaca Visita agli scavi della metro Colosseo Nella Foto : Gli scavi della metropolitana C sotto al Colosseo Photo Cecilia Fabiano/LaPresse July 23 , 2020 Rome (Italy) News Visit to the excavation site of the Colosseum subway In the pic : The excavation under the Colosseum park

Dopo il lockdown il mercato del lavoro sembra essere in ripresa. Lo annuncia l’Istat che ha pubblicato un report sulla situazione dell’occupazione. Crescono gli occupati e anche il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali). Gli inattivi sono diminuiti, perché aumentano le persone in cerca di lavoro. “I dati sono falsati dal blocco dei licenziamenti”, avverte Massimiliano Dona dell’Unione nazionale consumatori. “Il vincolo legislativo, infatti, sta incollando i lavoratori permanenti al posto di lavoro, con un calo da febbraio di appena 38 mila unità ma non appena ci sarà lo sblocco e tutti gli occupati riprenderanno ad essere collegati alla domanda del mercato si rischia una carneficina di lavoratori”.

Preoccupa invece la crescita della disoccupazione soprattutto tra i più giovani che torna sopra il 30%, a luglio, per la prima volta da oltre un anno, a partire da aprile 2019. L’Istat lo attesta al 31,1% per la fascia di età 15-24 anni, in aumento di 1,5 punti da giugno e di 3,2 punti da luglio 2019. “Su base annua – sottolinea l’istituto di statistica – il tasso di disoccupazione cresce tra i minori di 35 anni e cala nelle altre classi”. Tra i 25 e i 34 anni, il tasso di disoccupazione è del 15,9%, quasi il triplo di quello nella fascia di età 50-64 anni, ed è cresciuto di 0,9 punti nell’ultimo mese e di 1,4 punti nell’ultimo anno.

A luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione torna a crescere mentre, a fronte del calo dell’inattività, prosegue l’aumento del numero di persone in cerca di lavoro. Lo rileva l’Istat L’aumento dell’occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85mila unità) coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni; gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono gli indipendenti. Nel complesso, il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali).

I disoccupati sono complessivamente 2 milioni e 454 mila e nell’arco dei dodici mesi diminuiscono (-1,8%, pari a 44mila unita’), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni. Per questi ultimi la crescita e’ del 3,6%, pari a +475mila unita’ fino a quota 13 milioni 710 mila.

La rilevante diminuzione nel numero di inattivi (-1,6% pari a -224mila unità) riguarda uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (-0,6 punti).Il confronto tra il trimestre maggio-luglio 2020 e quello precedente (febbraio-aprile 2020) segnala comunque un livello di occupazione inferiore dell’1,2%, corrispondente a -286mila unità.Nel trimestre crescono, invece, sia le persone in cerca di occupazione (+10,4% pari a +218mila), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3% pari a +39mila unità).Le ripetute flessioni congiunturali registrate a partire da marzo 2020 hanno contribuito a una rilevante contrazione dell’occupazione rispetto al mese di luglio 2019 (-2,4% pari a -556mila unità), che ha coinvolto uomini e donne di qualsiasi età, così come dipendenti (-317mila) e autonomi (-239mila); unica eccezione sono gli over50 con un incremento di occupati (+153mila) che, tuttavia, è dovuto esclusivamente alla componente demografica. Il tasso di occupazione scende in un anno di 1,3 punti.A luglio 2020 il numero di ore pro capite effettivamente lavorate, calcolato sul complesso degli occupati, prosegue nella tendenza all’aumento. Il livello di luglio, pari a 33,1 ore, è solo di 1,2 ore inferiore a quello registrato a luglio 2019. Per i dipendenti il gap rispetto a luglio 2019 è ancora più ridotto (-0,8 ore).Nell’arco dei dodici mesi, le persone in cerca di lavoro diminuiscono (-1,8%, pari a -44mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +475mila).

Resta il fatto comunque che dopo quattro mesi di flessione, a luglio 2020, il numero di occupati torna a crescere, soprattutto tra le donne e i lavoratori con più di 35 anni; continua il recupero delle ore lavorate pro capite e l’espansione del segmento di persone in cerca di lavoro, osserva l’Istat. In quattro mesi, il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio.