Durante la discussione alla Camera sul decreto Cura Italia, poi passato a maggioranza, il leghista Massimo Garavaglia al termine delle dichiarazioni di voto ha annunciato che il Carroccio “depositerà alla Camera e al Senato una mozione di sfiducia al ministro Gualtieri”. Secondo i capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari infatti “sostenere e appoggiare il Mes senza aver consultato le Camere è un atto contro la legge, contro il Parlamento, un crimine contro l’Italia, contro l’interesse nazionale, contro il futuro dei nostri figli”.
La mossa della Lega si basa però su una fake news. Le parole della Lega infatti non hanno alcun fondamento: premesso che “sostenere e appoggiare il Mes” non è un crimine, Gualtieri come ministro dell’Economia non può ovviamente attivare il Fondo Salva Stati. Il Carroccio infatti dimentica, o fa finta di dimenticare, che per l’attivazione del Mes ci vuole il voto del Parlamento.
Ieri è anche fallito il ‘blitz’ di Giorgia Meloni, che ha provato a stanare il Movimento 5 Stelle con un ordine del giorno che impegnava l’esecutivo a dire ‘no’ al Mes. I grillini infatti hanno votato in maniera compatta con i colleghi di maggioranza: sono stati setti i voti in dissenso alla Camera. Inoltre il governo sembra poter contare anche su un insperato supporto esterno: da Berlusconi e Forza Italia è arrivato una mano tesa: “Ieri è stata messo in campo un insieme di strumenti molto utili per noi: i finanziamenti della Bei per la realizzazione di infrastrutture, il fondo Sure per la cassa integrazione, il Mes senza condizioni, senza troike, senza cessione di sovranità, purché destinato alla spesa sanitaria. Rimane il grande tema del fondo per la ricostruzione”, ha spiegato Berlusconi, aprendo al voto con la maggioranza.
