La protesta dei commercianti di Largo Maradona e la delusione dei turisti sotto la pioggia: “Cierra la ventana”

Da una parte la protesta di chi gestisce il museo a cielo aperto dedicato al più grande giocatore di tutti i tempi (e capace di attrarre circa milioni di visitatori, sei per i gestori, ogni anno), dall’altra lo stupore di decine di turisti che oggi hanno ‘scalato’ i Quartieri Spagnoli fino ad arrivare a Largo Maradona per ammirare quello che è diventato uno dei luoghi più iconici di Napoli dopo la morte del campione argentino avvenuta il 25 novembre di cinque anni fa.

L’area è stata chiusa per due giorni dagli stessi proprietari per protestare dopo il blitz avvenuto ieri da parte della polizia municipale. Gli agenti hanno riscontrato una serie di violazioni, sequestrando carretti non autorizzati e chiudendo esercizi commerciali abusivi. In segno di protesta l’area che ospita il murales è stata chiusa dai gestori e coperta con dei colori di colore blu. Lo stesso volto di Maradona è possibile fotografarlo solo parzialmente perché la famosa finestra su cui è disegnato è aperta da ore. “Cierra la ventana” (chiudi la finestra, ndr) chiedono turisti argentini arrivati nel pomeriggio in via Emanuele De Deo. Numerose le richieste ai gestori dello slargo, in passato parcheggio abusivo ed ex discarica. “Siete pazzi a tenerlo chiuso” osserva un altro turista, deluso dall’impossibilità di fotografare il murales e visitare il museo a cielo aperto.

L’intervento contro “l’abusivismo commerciale”

La protesta durerà due giorni poi lo slargo dovrebbe riaprire regolarmente. Intanto si proverà a trovare un accordo con il Comune di Napoli che, dal canto suo, precisa: “L’amministrazione comunale, su indicazione del sindaco, ha intenzione di avviare un dialogo con gli esercenti della zona con l’obiettivo di individuare percorsi di regolarizzazione analoghi a quelli già attuati in altre aree cittadine e nei mercati rionali”. Nel comunicato si chiarisce anche che “l’intervento della polizia municipale rientra nelle numerose operazioni condotte contro l’abusivismo commerciale” e che “l’operazione è stata realizzata a seguito di denunce relative alla vendita di merce contraffatta e a furti di energia elettrica”.

Questa invece la nota diffusa dalla polizia municipale dopo l’intervento di ieri:

La Polizia Locale di Napoli, con le Unità Operative Avvocata e Chiaia, in collaborazione con il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza Montecalvario, ha condotto un’operazione di controllo mirata nei Quartieri Avvocata e Montecalvario, con particolare attenzione all’area nota come “Largo Maradona”.
Durante le verifiche, gli agenti hanno proceduto al sequestro di cinque carretti per la vendita di bevande, rinvenuti abbandonati e incatenati sul suolo pubblico, privi di qualsiasi autorizzazione. Inoltre, due esercizi commerciali, uno alimentare e uno non alimentare, sono stati sottoposti a sequestro per l’assenza della necessaria autorizzazione all’esercizio in sede fissa, in violazione dell’art. 147 della Legge Regionale n. 7/2020, che regola l’attività commerciale sul territorio campano.
Per tali violazioni sono state comminate sanzioni amministrative pari a 5.000 euro ciascuna, oltre all’accertamento di ulteriori irregolarità relative all’occupazione abusiva di suolo pubblico per una superficie complessiva di circa 9,4 metri quadrati, e alla mancanza di passo carrabile. Gli uffici tecnici competenti procederanno ora alla verifica della destinazione urbanistica di un’area di circa 200 metri quadrati, oggetto di ulteriori approfondimenti. Nel corso dell’operazione, è stato inoltre denunciato un individuo per furto di energia elettrica, accertato a seguito di un allaccio abusivo alla rete da parte di un esercizio commerciale situato di fronte a “Largo Maradona”.