Lavrov esalta Berlusconi: “Leader ragionevole, non dipinge tutto in bianco o nero”

“Berlusconi leader ragionevole che non intensifica le tensioni”. Parole di Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo che esalta le recenti dichiarazioni dell’ex premier italiano sul conflitto in Ucraina dove rimproverava la premier Giorgia Meloni alla vigilia dell’incontro a Kiev con il presidente Volodymhyr Zelensky avvenuto a metà febbraio. “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato – dichiarò Berlusconi – perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.

Venti giorni dopo Lavrov, che in questi giorni si trova in India per partecipare al G20 e alloggia nello stesso albergo della premier Giorgia Meloni, ha voluto ringraziare pubblicamente il leader di Forza Italia: “Sentiamo le valutazioni e le dichiarazioni di tanti leader internazionali e politici con esperienza. Ovviamente, Silvio Berlusconi è uno di loro. È un uomo ragionevole che non cerca di dipingere tutto in bianco e nero, non cerca di intensificare tensioni nel mondo sotto lo slogan della lotta della democrazia contro l’autocrazia”. Poi aggiunge: “Berlusconi comprende la necessità di risolvere i problemi da cui dipende la nostra vita”.

La settimana Zelensky, durante la visita di Giorgia Meloni a Kiev, aveva commentato le parole del Cavaliere notando come le sue posizioni sul conflitto fossero dovute al fatto che “la sua casa non è mai stata bombardata”. Di recente Lavrov ha sottolineato come l’Italia, da Paese con le “relazioni tra le più amichevoli” con Mosca, si è trasformata rapidamente in uno “dei leader delle azioni e della retorica antirusse”.