La contraddizione è clamorosa. Il blocco dei rifornimenti a Gaza va sottratto al controllo di Hamas e fatto gestire a una struttura dell’Onu, ma ad ogni costo, non possono essere annullati per le conseguenze disastrose sulla popolazione civile.
La volontà di Hamas
La risposta militare del governo israeliano alla strage del 7 Ottobre è stata inevitabile perché Israele doveva ad ogni costo ristabilire la forza della sua deterrenza. In caso contrario avrebbe visto il suo annientamento. Ciò premesso, non si può far finta di non vedere tutto il resto. Sempre a Gaza, Hamas ha rifiutato la proposta di accordo (formulata dagli Usa d’intesa con alcuni Paesi arabi). Quindi in campo c’è la volontà irriducibile di Hamas di continuare in altre forme la guerra e di mantenere soggiogata a sé larga parte della popolazione palestinese finora utilizzata come scudo. Ma le cose purtroppo non si fermano qui.
Tutta la polemica su Israele
Putin non ha accettato alcuna proposta di tregua, si fa beffe di Trump perché non ha alcuna intenzione di interrompere la sua aggressione militare e sta aumentando i suoi bombardamenti sulla Ucraina. Qualora le forze politiche italiane avessero voluto mandare un segnale di reale invito alla pace avrebbero dovuto fare manifestazioni contro i bombardamenti russi sulla Ucraina, contro il bellicismo di Hamas. Invece nelle manifestazioni indette il 6 e il 7 giugno non si parla di Putin e dell’Ucraina, solo in quella del 6 Azione e Italia Viva parlano anche di Hamas, concentrando tutta la polemica solo su Israele. A voler semplificare le cose, si può legittimamente dire che per Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli le bombe di Netanyahu sono cattive e quelle di Putin sono buone. In sostanza queste manifestazioni in presenza di una realtà inoppugnabile sono caratterizzate da una unilateralità inaccettabile.
La manifestazione di Roma
Seguiremo con grande attenzione lo svolgimento della manifestazione a Roma del 7 giugno per la quale Bonelli ha già messo le mani avanti dicendo che lui non sarà responsabile delle follie della piazza. Il leader di Avs, come del resto il presidente dell’Anpi Pagliarulo, sta svolgendo il ruolo di utile idiota nei confronti delle associazioni palestinesi o filo palestinesi che in Italia (con l’eccezione di quello che ha combinato Casa Pound a Torino aggredendo un giornalista), gli unici gruppi squadristi in campo a impedire sistematicamente la libertà di manifestazione del pensiero nelle università e nelle scuole, aggredendo chi non la pensa come loro. E anche le forze dell’ordine si muovono con grandissima prudenza per non essere scomunicate dai livelli massimi delle nostre istituzioni, come è avvenuto qualche mese fa a Pisa.
Questo è lo stato dell’arte in Italia, e non è affatto brillante per chi crede nei valori della libertà, della democrazia, dello stato di diritto. Ed è antifascista e quindi contro gli antisemiti di destra, di centro e di sinistra.
