Lebron James e il colletto di pizzo per ricordare la giudice Ginsburg, la ‘bufala’ condivisa dai giornali italiani

Il fotomontaggio di The Babylon Bee

Un articolo di Babylon Bee, l’equivalente americano dei vari Lercio e Refubblica, scambiato per una notizia ‘seria’, tradotto e mandato in pasto ai lettori del web. È lo strafalcione compiuto da La Stampa, l’autorevole quotidiano di Torino cascato in una clamorosa bufala riguardante Lebron James, star della Nba che con i Los Angeles Lakers si sta giocando il titolo nella ‘bolla’ di Orlando.

Il giornale di Torino ha pubblicato nella giornata di mercoledì un articolo su Lebron James e sulla Nba che indossa “speciali centrini per ricordare Ruth Bader Ginsburg”, giudice della Corte Suprema americana e icona liberal recentemente scomparsa.

The Babylon Bee aveva quindi pubblicato una foto, ovviamente ritoccata, in cui Lebron James è in ginocchio per onorare la memoria della Ginsburg, vestendo una maglia nera con un colletto di pizzo, come quelli che il giudice della Corte Suprema amava indossare.

La Stampa ha quindi tradotto l’articolo di satira, il cui intento era ovviamente quello di fare ironia sul recente impegno sociale dei giocatori di Nba, dall’attivismo contro Donald Trump alle proteste di Black Lives Matter, spacciando per una notizia ‘reale’. All’interno, incredibilmente, si faceva riferimento a presunte dichiarazioni di Anthony Davis, altra stella dei Lakers, con La Stampa che riporta queste sue parole, ovviamente inventante di sana pianta: “È bello onorarla oggi con queste cose di pizzo. Ho appena preso questo centrino da sotto una lampada da tavolo a casa di mia madre e fatto un buco nel medio. E’ stato facile”.

Una vicenda rimbalzata su Twitter, dove alcuni utenti hanno fatto notare il clamoroso strafalcione, di fatto ‘costringendo’ il giornale a cancellare l’articolo, non più consultabile sul web come confermato da Anna Masera, giornalista de La Stampa: “E’ stato un errore, cancellato subito”, ha ammesso evidenziano poi come “gli errori umani sono individuali, ce ne scusiamo, ma vorrei fosse chiaro che non sono complotti orditi dall’alto”.