La scorsa settimana il cantante scozzese Lewis Capaldi ha annunciato l’interruzione del suo tour europeo a causa della sua condizione neurologica: la sindrome di Tourette. Non è la prima volta che Capaldi parla pubblicamente della sua condizione, infatti nel 2022 condivise con i suoi fan la recente diagnosi di Tourette. Ma cos’è la sindrome di Tourette?
Questa sindrome neurologica prende il nome dal neurologo che per primo la descrisse nel’800; Georges Gilles de la Tourette. I sintomi della sindrome vanno da lievi ad estremamente invalidanti e comprendono numerosi tic motori e fonatori. I tic sono movimenti involontari, ripetitivi e improvvisi del corpo e dei vocali. I tic motori possono includere lampeggiamenti degli occhi, scatti del collo, movimenti del braccio o delle gambe, mentre i tic vocali possono manifestarsi come grugniti, colpi di tosse, parole involontarie o ripetizione di suoni.
Per anni questa sindrome è stata sottovalutata e stigmatizzata siccome i media hanno associato la Tourette solo agli episodi di coprolalia, cioè il desiderio incontrollabile di urlare parolacce e imprecazioni che spesso colpisce i soggetti affetti da questa sindrome. La sindrome di Tourette colpisce circa l’1% della popolazione ma nell’infanzia ed adolescenza può essere anche più frequente. Questa sindrome non è semplice da diagnosticare spesso è associata ad altre condizioni neurologiche come il disturbo da deficit dell’attenzione (ADHD) oppure al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), infatti più del 50% dei pazienti con Tourette soffre anche di altre patologie neurologiche.
La sindrome di Tourette è un disturbo neurologico di origine genetica, anche se la sua causa esatta non è stata ancora completamente compresa ed i geni coinvolti non sono ancora stati individuati, ma un genitore con la sindrome di Tourette ha una probabilità del 50% di avere un figlio con la stessa condizione e i soggetti maschi sono più predisposti a sviluppare i tic. Si ritiene che la sindrome di Tourette sia causata da un’alterazione nella trasmissione dei neurotrasmettitori nel cervello, in particolare del neurotrasmettitore chiamato dopamina.
Sappiamo che alcune condizioni possono esacerbare sintomi, ad esempio situazioni di forte stress emotivo possono peggiorare l’intensità e la frequenza dei sintomi. Lewis Capaldi stesso collega l’enorme pressione a cui è sottoposto per la sua carriera artistica al peggioramento dei sintomi della sua sindrome. Oggi non esiste una cura per la sindrome di Tourette ma esistono alcune strategie per gestire i sintomi. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) può essere utile per molte persone con sindrome di Tourette. Questo tipo di terapia si concentra sulla gestione dei sintomi attraverso l’apprendimento di strategie per controllare i tic, riconoscere le sensazioni premonitorie e ridurre lo stress. La terapia può includere l’esposizione e la prevenzione della risposta (ERP) per affrontare i tic e i comportamenti correlati.
In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per ridurre l’intensità e la frequenza dei tic. I farmaci comunemente utilizzati includono antipsicotici atipici come l’aripiprazolo e la risperidone. Se una persona con sindrome di Tourette presenta anche disturbi associati come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) o disturbi dell’umore, il trattamento mirato a questi disturbi può essere parte integrante del piano di gestione complessivo.
Infine, il supporto psicologico, come il counseling individuale o di gruppo, può essere molto utile per affrontare gli aspetti emotivi e sociali della sindrome di Tourette. Il supporto dei familiari, degli amici e delle organizzazioni di supporto può offrire un ambiente di comprensione e sostegno.
L’episodio Lewis Capaldi accende i riflettori su una sindrome complessa e poco conosciuta ma soprattutto porta al centro dell’attenzione la salute mentale che per troppi anni è stata sottovalutata e ignorata.
