Licia Ronzulli sirenetta in piscina: la politica è pop, altro che tabù

A bordo piscina, appoggiata al corrimano dopo l’allenamento domenicale, con lo sguardo rivolto verso il basso, quasi a schernirsi. È lo scatto da sirenetta postato sulla pagina Facebook dalla vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli. Un’immagine che, nelle intenzioni della senatrice azzurra, deve trasmettere ai follower l’idea di una postura e di un’espressione spontanee, di momenti rubati, evitando invece di diventare e passare come una posa voluta, deliberatamente costruita, posticcia.

La messinscena, per quanto evidente, però ha funzionato alla grande, incassando un vero e proprio boom di like, 765 per la precisione, ma soprattutto ha ottenuto una valanga di commenti. Infatti, sono oltre 1.100 quelli lasciati dai follower sotto al post, un numero che supera di gran lunga quello della media dell’ultimo trimestre, alzi la triplica addirittura. Un successo di interazioni e audience, diretta conseguenza della forza della politica pop, che ha difatti sdoganato da qualche anno il corpo delle leadership.

Sempre più spesso, da Salvini in poi (chi non ricorda i suoi selfie al Papeete Beach di Milano Marittima), ci ritroviamo nel feed i post di ministri, sottosegretari, deputati e presidenti vari, che pubblicano senza particolari angosce le loro nudità estive, togliendo il lavoro e il pane all’esercito di paparazzi e gossipari. Il corpo che per secoli e decenni è stato per politici e leader un tabù comunicativo è oramai diventato un trofeo da esibire. Sono lontanissimi i tempi del marziano di Terracina. Un altro mondo, oggi inimmaginabile, quello in cui Aldo Moro, agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso, andava a passeggiare con la figlia Agnese sulle spiagge della località laziale come se fosse in Parlamento, con il vestito a giacca e la cravatta d’ordinanza.