L’impotenza di Alcaraz contro Sinner, il buio dopo il primo set e lo sfogo: “Sta giocando meglio di me”

Carlos Alcaraz of Spain slides as he returns to Jannik Sinner of Italy during the men's singles final match at the Wimbledon Tennis Championships in London, Sunday, July 13, 2025.(AP Photo/Kirsty Wigglesworth) Associated Press/LaPresse

Carlos Alcaraz domato e demoni alla spalle dopo la sconfitta di Parigi, nella finale del Roland Garros, dopo oltre cinque ore di gioco e tre match point sprecati. Jannik Sinner conquista per la prima volta Wimbledon (vittoria storica per un italiano), aggiudicandosi il secondo slam dell’anno dopo gli Australian Open (il bilancio sale a quota quattro totali), e ribadisce al mondo intero perché è al primo posto della classifica Atp.

Il coraggio di Sinner

Una gara quasi più semplice del previsto quella contro il suo principale avversario di oggi e di domani. Dopo un primo set equilibrato, perso grazie allo sprint finale di Alcaraz, che vince quattro game di fila e ribalta l’iniziale svantaggio, il campione italiano prende subito le misure e nei tre successivi set conquista game dopo game sempre più campo, arrivando quasi a rendere il rivale spagnolo innocuo. “Gli abbiamo chiesto di giocare con coraggio” ha poi confermato nel post gara il suo allenatore Simone Vagnozzi ai microfoni di SkySport.

Dalle scivolate allo strapotere

Una partita meno attendista e più intraprendente, provando a non dare punti di riferimento allo spagnolo e al suo potente dritto. Un cambio di strategia rispetto alla finale persa di Parigi. Un Sinner che, dopo un primo set di ambientamento, dove scivola più volte e dove appare ancora ‘poco affamato’, senza quella cattiveria richiesta, cresce a dismisura nei giochi successivi.

L’impotenza di Alcaraz: “Sta giocando meglio di me”

La sintesi dello strapotere di Sinner è tutta nello sfogo di Alcaraz. E’ da poco iniziato il terzo set, il punteggio è di 1-1, non ci sono stati ancora break ma lo spagnolo sente che la partita gli sta sfuggendo di mano. “Da fondo campo sta giocando molto meglio di me” ripete durante una pausa. Il tennista spagnolo è seduto in panchina e si rivolge al suo box, che si trova dall’altro lato del campo, dove sono presenti l’allenatore Ferrero, il resto dello staff e i suoi familiari. La frase, sempre la stessa, viene ripetuta più volte da Alcaraz, che sembra quasi impotente. Poco dopo, nel corso del terzo set, perderà il servizio consentendo a Sinner di aggiudicarsi anche il terzo gioco e portarsi sul 2-1. Poi nel quarto set arriva la capitolazione con Jannik molto più incisivo sia da fondo campo che sotto rete.

La scommessa vinta con Cahill:

Tra Sinner e il suo allenatore australiano Darren Cahill, che mesi fa ha annunciato l’addio a fine stagione per stare più vicino alla famiglia, c’era una scommessa. A raccontarla è lo stesso campione italiano nella conferenza post finale. “Prima della finale gli ho detto ‘se vinco scelgo io se rimani o meno a fine stagione’ – racconta – . La stagione è ancora lunga e abbiamo tanti tornei in programma ma io ho vinto la scommessa. Ho sempre cercato una persona onesta, e non solo sul campo da tennis. E lui lo è, sia nel successo sia nelle delusioni. Se rimane comunque non girerà più così tanto, ne parleremo a fine stagione anche se io ho sempre detto che mi piacerebbe averlo ancora nel team”.