L’interrogatorio di Tariq, portavoce dei terroristi e dei giornalisti occidentali: “Così Hamas e la Jihad hanno ingannato tutti, vi racconto le menzogne”

Lo Shin Bet ha rivelato la registrazione dell’interrogatorio del portavoce della Jihad Islamica, Tariq Salami Odeh Abu Shlouf, catturato tempo fa. L’uomo è un terrorista, ma non si limitava a usare il mitra contro i civili israeliani: costui teneva i rapporti con tutta la stampa occidentale, sia europea sia americana, ed era la fonte primaria di BBC e CNN. Il suo compito era intessere sistematicamente di fake news tutti gli articoli e i reportage degli pseudo giornalisti occidentali.

Tariq confessa apertamente quanto i giornalisti occidentali in questi due anni siano stati corrotti, accettando supinamente soltanto la propaganda di Hamas e dei suoi organi, nascondendo la realtà, e fomentando odio verso Israele.

Ecco nelle sue parole la precisa visione che i media dovevano propagandare:

• Se i razzi di Hamas colpiscono ospedali o scuole a Gaza, la colpa è di Israele.
• Se Hamas spara dagli ospedali o si nasconde nelle scuole, a Israele non è permesso attaccare, perché commette “crimini di guerra“.
• Se gli arabi commettono atti terroristici, hanno ragione: perché Israele esiste.

La colpa di Israele è solo di esistere. Infatti ricordiamo che prima del 7 ottobre i territori arabi non erano occupati, bensì governati da ANP e Hamas. Sul famoso ospedale Al-Mamadani, per esempio, Tariq conferma che l’episodio era totalmente falso, ma fu concordato coi giornalisti di darne una versione che incolpasse Israele, del tutto estranea. In realtà fu proprio Hamas a sparare il razzo che colpì l’ospedale, ma subito tutti i media accusarono l’IDF, e l’opinione pubblica mondiale si scandalizzò.

«La Jihad ha orchestrato la narrazione inventata», confessa il terrorista, ammettendo di aver deliberatamente ingannato l’opinione pubblica. «Per diffondere questa menzogna, Hamas ha intrapreso varie azioni. Hanno fabbricato l’intera storia creando “le vittime dell’occupazione”. Hanno convinto la stampa internazionale a seguire solo la loro narrazione, così bastarono un paio di articoli inglesi e tutti gli andarono dietro ricopiandoli».

Sulle immagini false da Gaza: «Le decisioni sulla diffusione di tali foto sono del dipartimento del movimento, dal segretario generale, Ziad Nakhaleh, discusse dal reparto dei media di Hamas tramite WhatsApp. Abbiamo capito di dover sfruttare una certa narrazione (la fame, i bambini, i numeri dei morti) e l’abbiamo implementata. Anche se la storia è falsa, viene comunque promossa». Anzi, meglio se falsa.
Egli poi spiega come i terroristi sfruttino tutti ospedali: «È in quelle stanze che si prendono decisioni cruciali, come l’attacco ad Israele. Hanno accesso a internet ed elettricità H24. Hanno requisito sale di radiologia, urgenza, medicina interna senza interrompere completamente i servizi. Da qui partono anche tutti i fotomontaggi e le fake news di disinformazione sui social mondiali per plasmare le opinioni pubbliche».
Ecco allora che i veri colpevoli, alleati dei criminali barbari, sono solo i giornalisti occidentali, complici di Hamas e della Jihad.