L’Unione fa L’Europa:vVogliamo una Ue unita, federale, all’altezza della sua storia non degli egoismi nazionali

L’Europa è ad un bivio: rinascere o scomparire. Può scegliere di rinascere, credendoci fino in fondo, oppure accettare il lento scivolamento verso l’irrilevanza. Può diventare una potenza democratica, unita e autorevole, o restare prigioniera delle paure, dei veti e dei nazionalismi che la stanno paralizzando. Noi scegliamo la rinascita. Scegliamo un’Europa federale, capace di agire, di proteggere, di ispirare.

“L’Unione Europea non è un incidente della storia”: è il frutto di una scelta politica radicale. Un progetto di pace e libertà, costruito sulle ceneri della guerra e dell’odio. Le sue radici affondano nei sogni dell’esilio di Ventotene, nelle visioni dei padri fondatori, nella volontà di popoli che hanno detto “mai più” ai confini armati e alle ideologie totalitarie. Ma oggi quelle fondamenta vacillano. Non per colpa del passato, ma per l’incapacità di renderlo vivo nel presente e fertile per il futuro. Volere davvero l’Europa significa credere nell’Idea e avere il coraggio di difenderla e rilanciarla. Non a parole, ma con scelte concrete. I valori su cui si fonda – democrazia, stato di diritto, libertà, giustizia sociale e intergenerazionale – devono tornare a essere il motore di una nuova Unione, più coesa, più forte, più vicina ai suoi cittadini.

L’Europa non è solo una macchina burocratica, che spesso viene percepita come distante e opaca, dipinta da molti come un Leviatano padrone dei nostri destini. L’Europa può e deve essere molto di più. Ma per averla serve una vera sovranità europea costruita dal basso, fondata sul consenso popolare informato e su istituzioni legittimate e responsabili delle proprie azioni. Il Parlamento Europeo deve essere il cuore pulsante di questa sovranità. La Commissione deve diventare un vero governo federale europeo, rispondendo al Parlamento e ai cittadini. Il Consiglio non può più essere ostaggio dell’unanimità: il tempo dei veti è finito. È tempo di una nuova Costituzione europea, scritta con e per i cittadini, che sancisca una federazione di Stati e popoli liberi, democratici e uniti. Un’Europa che non sia mai più solo un compromesso tra governi, ma una scelta consapevole di futuro.

Per affrontare crisi globali – dal clima alle guerre, dalle migrazioni alla transizione tecnologica – l’UE deve agire con una sola voce. Serve una politica estera comune, una difesa comune, una strategia energetica e industriale condivisa. Nessuno Stato europeo, da solo, può essere realmente sovrano nel mondo di oggi. Solo un’Europa federale può esserlo davvero. Ma non basta la geopolitica. Serve anche un’Europa che investa nei suoi cittadini: nel lavoro, nell’istruzione, nella salute, nella ricerca. Che guidi – non insegua – la transizione ecologica e digitale. Che non abbia paura di innovare, di rischiare, di cambiare. Che riduca le disuguaglianze, che apra strade, che non lasci indietro nessuno.
Serve, soprattutto, un’Europa che ascolta, che educa, che coinvolge. Dobbiamo costruire una cittadinanza europea consapevole, che non sia solo un passaporto o una moneta comune, ma un’identità condivisa fatta di valori, diritti, partecipazione. Gli uffici Europe Direct, le scuole, i media devono diventare gli strumenti di una nuova cultura civica europea.

Noi crediamo che un’altra Europa è possibile. Ma non arriverà da sola. Va costruita, giorno per giorno, con coraggio, con passione, con visione. Sta a noi, cittadini e cittadine europei, pretendere di più e meglio. Vogliamo un’Europa unita, federale, democratica. Un’Europa all’altezza della sua storia e della sua missione. Un’Europa delle persone, non degli egoismi nazionali. Perché l’Europa non è un sogno del passato: è una necessità del presente e la speranza del futuro.