Meritare l’Europa: abbiamo vissuto la Scuola di Formazione con sete di conoscenza e partecipazione

Essere qui per meritare la Sicilia, l’Italia, l’Europa. Per superare i confini locali, guardando al sogno di Spinelli e Rossi avendo chiaro il loro “Manifesto di Ventotene” per la promozione dell’unità europea all’indomani della Guerra. La scelta di esserci, la scelta di fare tre giorni di formazione politica, non sono da sottovalutare: rappresentano la sete di conoscenza e partecipazione dei giovani nel cambiare le cose e nel cambiare il mondo.

Con Meritare l’Europa ho sempre avuto l’occasione di mettermi in gioco e poter trovare gli strumenti che mi potranno permettere di creare realmente il cambiamento. A 25 anni mi ritrovo in un mondo di precarietà, che sia del lavoro o della prospettiva ambientale, e come molti altri non sento risposte e soluzioni dal mondo della politica, facendomi così chiedere come potremo davvero cambiare tutto se – tra populisti e sovranisti – si è più impegnati a pensare agli slogan e alle soluzioni brevi piuttosto che alle emergenze vere a lungo termine.

Ma questo tipo di scuola aiuta proprio a questo, a ridare speranza a una 25enne delusa, a un liceale spaventato, a dei giovani studenti europei. Conoscendo persone da tutta Italia e da tutta Europa si può avere quella prospettiva diversa sulla strada da intraprendere, si possono avere nuovi modelli da prendere in prestito e condividere le proprie perplessità con gli altri.

Con il confronto, nascono le idee e i progetti che andranno oltre i tre giorni e si tradurranno in impegno concreto. Si respira un’aria diversa, un vento di speranza che dà adrenalina e carica per connetterci con le istituzioni e con l’Europa, per essere parte del cambiamento vero, senza sentirci impotenti. In fondo, con questa scuola, da Palermo all’Europa è un attimo.