Meritare l’Europa, tra lavoro e futuro: al via la Scuola di Formazione Politica di Italia Viva

Meritare l’Europa”. La Scuola di Formazione Politica di Italia Viva quest’anno cresce ancora e si prepara a lanciare un’edizione sfavillante. Per entusiasmo, energia, coinvolgimento. Dopo il successo dei primi tre appuntamenti – nel 2019 al Ciocco, nel 2020 a Castrocaro e nel 2021 a Ponte di Legno – e la pausa nel 2022 per la concomitanza con le elezioni politiche, torna l’appuntamento con la Scuola di Formazione Politica per Under 35 ideata e voluta da Matteo Renzi. “Meritare l’Europa” quest’anno si terrà in terra di Sicilia, anche per rovesciare il paradigma che vuole il Mezzogiorno, e la nostra isola maggiore distante dall’Europa. L’incontro degli oltre 500 giovani con la grande politica parte invece da Terrasini, in provincia di Palermo, in una tre giorni che va da oggi al 7 settembre 2023. “Quest’anno più che mai sarà un’esplosione di idee e innovazione”, anticipano gli organizzatori. E preparano con la partnership di ScuolaZoo una sessione di partecipazione innovativa.

Gli ospiti saranno numerosi e tra questi Don Coluccia, che ha subito un tentativo di omicidio da parte della criminalità a Roma la settimana scorsa. Di diritti e giustizia parlerà Gaia Tortora: la vicedirettrice del TgLa7 ricorderà la figura di Enzo Tortora, martire involontario della malagiustizia italiana. E ci sarà Lucia Annibali, che sul tema della violenza sulle donne può rappresentare meglio di chiunque altro la voce di chi non si è mai arresa.

Temi caldi e interlocutori importanti che faranno discutere le centinaia di ragazze e ragazzi provenienti da tutta Europa dedicheranno giorni di questa coda della loro estate a studiare, approfondire, discutere insieme a Matteo Renzi e a tanti esperti e politici. “Come Italia Viva vogliamo scommettere su una generazione che investe sulla politica e non sul populismo. Questo è il nostro marchio identitario”, riferiscono da Iv. “Per questo la nostra non è una semplice scuola di politica, ma un’occasione inedita di formazione, incontro e discussione che si rinnova ogni anno. Vogliamo fornire gli strumenti per capire l’oggi ma anche e soprattutto il futuro che si sta generando, per formare una nuova classe dirigente, che sia competente, coraggiosa, appassionata; una generazione di leader non di follower”.

La sfida non è da poco: “Meritare l’Italia e l’Europa, con tutta la loro storia e la loro bellezza, ma anche arricchirle con il merito, le idee e l’entusiasmo”. I parlamentari e gli eletti di IV saranno coinvolti in un dialogo con i cinquecento giovani partecipanti, ma anche in una fase di ascolto e di attenzione ai temi e alle istanze che provengono dal mondo della scuola, dell’università, dell’associazionismo. C’è una generazione che preme, alle porte del dibattito pubblico, e che troppo spesso la politica ignora. E c’è la necessità di dare una formazione a chi, nella vita, vuole investire sulle istituzioni. Al Riformista lo dice, sorridendo, il professor Sabino Cassese, che da anni ripete quanto manchino le opportunità di formazione politica: “Servirebbe una scuola di politica e di politiche per tutti. Di quelle che partono dalle aste, come si faceva a scuola”.

Dalle sponde Sud del Mediterraneo, frontiera d’Europa, al futuro. Il Mezzogiorno protagonista della settimana politica. Ed è solo l’antipasto del ricco menù d’autunno. Italia Viva ha preannunciato per Santa Severa, vicino Roma, la sua prima festa nazionale, dal 14 al 17 settembre. Nello stesso periodo, l’avvio dei congressi locali e a metà ottobre il congresso nazionale.
Ma ieri i riflettori erano puntati su Milano: da lì Matteo Renzi ha annunciato la sua candidatura per le europee. Lavora alla lista del Centro che punta a unire chi non vuole rimanere stretto nella morsa dei populisti di destra e di sinistra. “Spero di prendere voti sia da Forza Italia sia dal Pd, perché il Pd che conoscevamo, quello che vinceva, non può stare dietro ai 5 stelle con il reddito di cittadinanza, i superbonus e i sussidi e non può stare a sinistra di Fratoianni e, dall’altro lato, non può stare a destra della Meloni”, ha sintetizzato Matteo Renzi incontrando i giornalisti al Palazzo delle Stelline di Milano rispondendo a chi gli ha chiesto da dove pensa di prendere nuovi elettori. “Penso che un lombardo che ha votato Forza Italia in passato e crede a una visione dentro la famiglia del partito popolare europeo – ha proseguito – non so come possa votare i sovranisti. Se deve guardare a chi c’è in campo un pensierino a chi c’è al centro lo fa. Uno del Pd a maggior ragione: il jobs act ha creato un milione di posti di lavoro, il 54 per cento a tempo indeterminato ed è una norma che ha dato più diritti”. Lavoro, scuola, futuro. Di questi temi si parlerà per tre giorni in Sicilia, a “Meritare l’Europa”.