È stato il Setterosa a regalare all’Italia l’ultima soddisfazione, in ordine di tempo, all’Italia del nuoto impegnata ai campionati mondiali di Fukuoka. L’Italgirls guidata da Carlo Silipo si è imposta ieri sull’Australia riuscendo nella doppia impresa di bissare il podio di Kazan del 2015 e di avvicinarsi sensibilmente alle prossime Olimpiadi di Parigi.
“È una medaglia pesante, perché è stata conquistata a un mondiale. Oggi le ragazze sono state bravissime. Stiamo solo da due anni insieme; abbiamo raggiunto tre finali prestigiose, portato due medaglie a casa dopo quella europea – ha commentato il Ct che non ha comunque nascosto il rammarico per la semifinale di mercoledì contro l’Olanda – Brucia ancora e deve ricordarci quanto sia brutto perdere”.
Nessuno squillo ieri da Lorenzo Zazzeri nella finale dei 50 sl e soprattutto da Margherita Panziera, che non si è presentata al meglio a Fukuoka e ha fallito la terza finale iridata consecutiva nei 200 dorso. E anche se non hanno agguantato la medaglia, i ragazzi della staffetta 200 x 4 stile libero, quinti a un secondo e mezzo dal bronzo, hanno ipotecato la qualificazione olimpica. Marco De Tullio (1’47”73), Filippo Megli (1’44”94), Matteo Ciampi (1’46”03) e Stefano Di Cola (1’45”55) hanno nuotato in 7’03”95, facendo intravedere margini di crescita decisamente interessanti.
Con il bronzo di ieri l’Italnuoto ha raggiunto quota tredici nel medagliere iridato. “Non era facile, abbiamo avuto difficoltà e qualche infortunio di troppo, ma anche in Giappone abbiamo confermato di essere protagonisti assoluti sulla scena mondiale”, gongola Andrea Pieri vicepresidente vicario della Fin. Ovviamente lo sguardo è già rivolto a Parigi; le medaglie olimpiche del nuoto sono ormai una piacevole consuetudine.
