La notizia di un grave lutto ha colpito questa mattina Napoli, ma non solo: è scomparso all’età di 78 anni Giuseppe Tesauro, tra i più noti giuristi italiani, avvocato che per decenni è stato un punto di riferimento di docenti e magistrati, oltre che accademico apprezzato anche a livello internazionale.
‘Maestro’ della scuola dei giuristi napoletani, Tesauro è stato avvocato cassazionista ed esperto di diritto comunitario, esercitando la sua attività presso lo studio legale Carnelutti, uno dei più noti della capitale. È stato giudice della Corte Costituzionale dal 2005 al 2014, e presidente della Consulta dal 30 luglio 2014 al 9 novembre 2014.
Tra i suoi incarichi di rilievo anche la presidenza, per sette anni, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. ‘Bepi’, come lo chiamano gli amici, è stato anche presidente di Banca Carige dal 31 marzo 2016 al 25 giugno 2018.
Tesauro è stato docente presso la Federico II di Napoli, dove lui stesso si laureò in Giurisprudenza. Inoltre, è stato docente universitario anche a Messina, Catania e Roma.
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha espresso il “profondo cordoglio mio personale e della città” per la scomparsa di Tesauro, ricordato come “uomo di infinita cultura e di profonda sensibilità sociale e politica”. “Espressione della immensa tradizione giuridica napoletana Tesauro lascerà in eredità il suo encomiabile insegnamento ed il suo radicato sapere esercitato anche tra le più alte cariche istituzionali. Ai suoi cari e ai suoi familiari rappresentando le più sentite condoglianze non posso non ricordare la sua abnegazione e sensibile umanità”, è la nota del sindaco di Napoli.
Anche Enzo Amendola, sottosegretario agli Affari europei ha espresso tutto il suo cordoglio: “Resterà un maestro per molti ed è, per tutti, un padre del diritto europeo. Con Giuseppe Tesauro ci lascia uno dei più grandi giuristi della scuola napoletana, sulle cui lezioni magistrali si sono formate generazioni di studenti ‘europei’. Giudice e presidente della Corte costituzionale, nonché accademico colto e ironico, rappresenta una delle figure di spicco delle istituzioni e delle Università italiane, riconosciuto anche a livello europeo dove svolse le funzioni di avvocato generale della Corte di giustizia Ue in un periodo di grandi cambiamenti per l’Europa unita. Che il suo pensiero sia il faro per la nuova Europa che andiamo costruendo”.
