L’incredibile vicenda nel carcere di Caltagirone
Muore in carcere ma nessuno se ne accorge: cadavere nascosto dal killer per due giorni sotto un lenzuolo
Prima la lite poi la colluttazione finita in tragedia. Un detenuto ha strangolato il suo compagno di cella e per ben due giorni ne ha nascosto il cadavere nella sua cella sotto un lenzuolo. Il corpo della vittima è stato rinvenuto incredibilmente soltanto due giorni dopo l’omicidio. È quanto avvenuto nel carcere catanese di Caltagirone.
I macabri retroscena dell’omicidio sono emersi dopo la confessione dell’omicida, un uomo di 60 anni, sedicente ‘ndranghetista che ha strangolato con dei lacci il suo compagno di cella che aveva ingiuriato la sua famiglia. Poi per due giorni ha mangiato e dormito con il cadavere dell’uomo nascosto con il lenzuolo e due coperte. Le guardie carcerarie solo 48 ore dopo il decesso, avvenuto per asfissia da strangolamento hanno trovato il cadavere. Era l’8 dicembre quando hanno scoperto che l’uomo originario di Gela, in carcere per scontare una condanna per maltrattamenti, era morto.
Messo alle strette l’omicida ha confessato il delitto sostenendo di essere stato ingiuriato e aggredito, durante uno dei tanti litigi con il suo compagno di stanza. Durante l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip ha raccontato di avere spinto sul letto il compagno, di averlo sopraffatto, e al termine della colluttazione di avergli stretto al collo dei lacci che ha poi fatto ritrovare all’esterno del carcere dopo averli buttati giù dalla finestra.
Poi coperto il corpo senza vita del compagno ed ha trascorso due giorni con il cadavere dell’uomo trovato già in avanzato stato di decomposizione. Secondo il medico legale la morte sarebbe antecedente all’8 dicembre di almeno 48 ore. L’uomo da tempo era rimasto solo: la moglie lo aveva lasciato e non aveva più i genitori. Un anno fa aveva rischiato la vita per una brutta polmonite, era stato pure intubato in rianimazione per venti giorni. Tra le mura del carcere era diventato violento e spesso diceva di appartenere alla ‘ndragheta.
Una vicenda molto triste che fa emergere anche molte criticità delle carceri italiane. Un omicidio che fa il seguito a quello avvenuto sempre nel carcere di Caltagirone il 2 gennaio scorso. Undici mesi fa a morire nell’istituto di detenzione fu Giuseppe Calcagno, anche lui strangolato dal compagno di cella.
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