Tragedia a largo di Lampedusa dove non una (come inizialmente emerso) ma due imbarcazione con a bordo poco meno di 100 persone si sono rovesciate in mare per cause in corso di accertamento. Secondo quanto riporta Radio Radicale ci sarebbero almeno 27 morti, tra cui una neonata e decine di dispersi. “Una madre potrebbe aver perso la figlia di circa un anno e mezzo: intollerabile la conta senza fine di bambini morti nel tentativo di raggiungere l’Europa” scrive su X Save The Children.
Le operazioni di soccorso da parte della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza vanno avanti con diverse difficoltà con i superstiti, già sbarcati a Lampedusa, sono 60 (4 donne e 56 uomini) e sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola.
Il naufragio è avvenuto a circa 14 miglia a sud dell’isola siciliana. Le persone salvate in mare avrebbero già raggiunto la terra ferma. Secondo Unhcr, all’appello mancano tra le 12 e le 17 persone. Stando al racconto dei superstiti, soccorsi inizialmente in mare dalla Guardia di Finanza dopo che un elicottero intorno alle 11 di questa mattina (13 agosto) ha intercettato il barcone ribaltatosi, le due imbarcazioni sarebbero partite ieri sera da Tripoli, in Libia. Una delle due, nel viaggio verso la Sicilia, avrebbe iniziato ad imbarcare acqua e successivamente si sarebbe ribaltata. Alcuni dei migranti sarebbero riusciti a spostarsi sull’altra imbarcazione ma molti sarebbero caduti in acqua. Successivamente anche la seconda barca, a causa del numero eccessivo di persone a bordo, si sarebbe ribaltata. Anche la seconda imbarcazione, però, essendo stracarica si sarebbe ribaltata.
I migranti a bordo delle due imbarcazioni sarebbero provenienti da Pakistan, Sudan e Somalia.
Nel 2025 sono 675 i morti nel Mediterraneo
“Profonda angoscia per l’ennesimo naufragio a largo di Lampedusa, dove ora Unhcr sta assistendo i sopravvissuti. Sarebbero 20 i cadaveri ritrovati e altrettanti i dispersi. Fino a oggi sono stati 675 i morti dall’inizio dell’anno nel Mediterraneo centrale. Rafforzare le vie legali”. Lo afferma L’Unhcr, l’Agenzia Rifugiati Onu, che ricorda che sono 122 milioni le persone in fuga da guerre e crisi umanitarie, “una cifra record, raddoppiata rispetto a 10 anni fa”.
