Netanyahu incontra Trump alla Casa Bianca: sul tavolo 60 giorni di tregua

L’esito del colloquio si conoscerà soltanto in piena notte italiana, ma Benjamin Netanyahu è da questa mattina negli Stati Uniti, a Washington, dove incontrerà nelle prossime ore il presidente Donald Trump, il segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff per chiudere al più presto un accordo sulla tregua.

Il premier israeliano è stato accolto dall’ambasciatore negli Usa Yechiel Leiter e il suo ingresso alla Casa Bianca con la tavola rotonda nello studio Ovale è previsto per questa sera. L’ultimo incontro tra Trump e Netanyahu  è datato aprile: una primavera in cui la sveglia delle promesse elettorali del tycoon, che prevedevano il termine del conflitto entro poche settimane, suonava già da tempo. Un tempo in cui Israele non era ancora entrato in guerra con Teheran, e gli Stati Uniti non erano ancora coinvolti.

A Washington, l’ipotesi del cessate il fuoco resta la più rosea aspettativa: l’accordo sul tavolo prevede una tregua di 60 giorni con il rilascio di 10 ostaggi in vita e di 18 deceduti. Delle 251 persone rapite nell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 infatti, 49 sono ancora detenute a Gaza, tra cui 27 dichiarate morte dall’esercito israeliano. In un secondo tempo si passerebbe a parlare della Striscia del dopo guerra. Centrale la volontà di Hamas: soltanto lo scorso 4 luglio aveva aperto alla proposta americana, chiedendo “lievi modifiche” tra cui il ritiro delle Idf e la consegna di aiuti umanitari affidata alle agenzie Onu; i precedenti però parlano chiaro: lo stop di inizio anno durò meno del previsto, con Israele che a marzo bloccò per quasi 3 mesi l’ingresso di questi ultimi. Stasera sulle buone intenzioni di Netanyahu, garantirà Trump: “Abbiamo già liberato molti ostaggi, e contiamo di ottenere il rilascio di un numero significativo di quelli ancora detenuti”.