La Cassazione ha reso definitiva la condanna a 23 anni di carcere per Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato di aver pestato e ucciso Niccolò Ciatti nell’agosto 2017 all’esterno di una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. I giudici hanno accolto le richieste della procura generale. Bissoultanov, accusato di omicidio volontario, è attualmente latitante.
Bissoultanov estradato in Italia nel 2021 poi il difetto di procedura

Bissoultanov condannato anche in Spagna a 15 anni
Bissoultanov era stato condannato anche in Spagna a 15 anni nei primi due gradi di giudizio. Alla lettura della sentenza, arrivata dopo circa quattro ore di camera di consiglio, era presente anche Luigi Ciatti, padre della vittima, che non ha nascosto l’amarezza per il fatto che l’imputato sia in stato di libertà.
Le parole del padre di Niccolò Ciatti
“Credo sia stata riconosciuta la colpevolezza di Bissoultanov. Questo è il primo passo ma adesso va ricercato affinché vada in carcere perché purtroppo Niccolo’ non può fare quello che fa lui e non è giusto”, ha affermato lasciando gli uffici della Cassazione.
Colpito con un calcio “quando era del tutto indifeso”
Come ricostruito dagli inquirenti il 22enne toscano venne colpito con un calcio “quando era del tutto indifeso e inoffensivo – scrissero i giudici di primo grado nella sentenza poi confermata in appello – ancora stordito per il pugno ricevuto, in violazione di ogni più elementare regola di combattimento che fin da epoca antica proibisce di colpire l’avversario a terra”.
