Papà uccide i figli di 15 e 13 anni a coltellate: dopo il massacro si toglie la vita

Ancora non è possibile sapere precisamente cosa sia successo e perché in quella villa di Trebaseleghe, piccolo comune nella provincia di Padova. Un papà, Alessandro Pontin, 49 anni, avrebbe afferrato un coltello e ucciso a mani nude i suoi due figli, Francesca di 15 anni e Pietro di 13 anni. Dopo il delitto si sarebbe tolto la vita con la stessa arma.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri ma ancora non ci sono ipotesi di cosa possa aver fatto scattare quella terribile violenza. A trovare i corpi e lanciare l’allarme è stato il fratello dell’omicida che intorno alle 13.45 ha trovato i tre cadaveri nella villa della famiglia in via Sant’Ambrogio.

Prima di morire sotto i fendenti del padre, i due ragazzini di 15 e 13 anni avrebbero cercato di scappare dall’uomo. Gli investigatori stanno ancora ultimando gli ultimi rilievi per fare luce su cosa sia accaduto in quella domenica di orrore a Trabaseleghe.

Pontin, esperto in riflessologia Facciale vietnamita e terapie olistiche, negli ultimi giorni aveva postato sul suo profilo Facebook una frase di Jung: “La vita siete voi stessi, se la vita è difficile da sopportare è perchè è molto difficile sopportare se stessi”. Era divorziato dalla moglie. I due figli vivevano con la madre, a San Giorgio delle Pertiche, ma in questi giorni erano con il papà, come disposto dalla sentenza di divorzio. Secondo quanto riporta Il Mattino di Padova, in un primo momento si era sparsa voce che il padre avesse sequestrato i figli in casa, ma non se ne sapeva il motivo. Poi il drammatico epilogo su cui stanno indagando i Carabinieri.