Indagini coordinate dalla Dda
Palermo, riemergono ossa dalla diga Garcia: è Salvatore Mulè, vicino alla famiglia dei Camporeale. Ultimo caso di lupara bianca
Un pescatore per primo aveva lanciato l’allarme: ci sono i resti di un un corpo umano che stanno di un corpo che stanno riemergendo dalla diga Garcia nel palermitano. I carabinieri del nucleo Investigativo di Monreale, dopo accertamenti tecnici esperiti dal Ris di Messina, sono riusciti a risalire all’identità della persona.
Secondo le indagini coordinate dalla Dda si tratta di di Salvatore Mulè, scomparso da Camporeale il primo febbraio 2006. La famiglia di Mulè nato il 4 ottobre del 1960, il 27 ottobre del 2016 aveva presentato in tribunale la richiesta di morte presunta. Mulè, secondo gli investigatori, sarebbe la vittima di un caso di lupara bianca. L’allevatore era nipote di Rosario Mulè detto “manuzza”, morto nel 2014.
I due sono ritenuti, secondo l’accusa, vicini alla famiglia mafiosa di Camporeale. Sul mistero delle ossa ritrovate nella diga Garcia le indagini le ha coordinate la Dda segno che la vicenda potesse essere legata a Cosa Nostra. Ipotesi che adesso dopo gli ultimi sviluppi trova conferma.
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