Paolo Sorrentino pensa a un film su Napoli: “Non ci si libera mai delle proprie radici”

Foto Gian Mattia D'Alberto - LaPresse 01/09/2019 Venezia Spettacolo 76. Mostra Internazionale d’arte cinematografica Red Carpet del film “The New Pope" nella foto: Paolo Sorrentino Ph Gian Mattia D'Alberto - LaPresse 2019/09/01 Venice 76th Venice Filmfestival "The New Pope" Red Carpet in the photo: Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino domani compie 50 anni. Il regista napoletano si è raccontato in una lunga intervista a SkyTg24 che andrà in onda stasera alle 20:25 e sarà poi disponibile sulla piattaforma nella sezione On demand. Alcuni stralci della conversazione sono stati anticipati dall’edizione napoletana di Repubblica. Il regista ha parlato anche del suo rapporto con Napoli e ha anticipato che in futuro potrebbe lavorare a un film sulla sua città.

Il mio prossimo obiettivo? Potrebbe essere raccontare Napoli, la mia città, con un film – ha detto Sorrentino – perché no? Per molti anni, quando sono venuto a Roma, il mio rapporto con Napoli era abbastanza di ‘disinteresse’, se così posso dire. Negli ultimi tempi invece, mi è venuta una gran voglia di tornarci e di andare a rivederla. Penso che alla fine di un percorso si faccia proprio un cerchio nella vita, un giro: si parte da un posto e ci si può tornare, si vuole tornare. Perché non ci si libera per nessun motivo al mondo dall’origine, dalle proprie radici”.

Il regista ha quindi argomentato che potrebbe essere arrivato il momento di un film che abbia a che fare più direttamente con la sua vita, diversamente dai lavori del passato. “Ho sempre fatto film che non mi riguardano direttamente – ha continuato – e questa volta mi piacerebbe iniziare a far dei film che mi riguardano da vicino, che riguardano me, un po’ di cose mie”. Finito, dunque, il filone dei film sul potere – come Il divo, Loro, la serie The Young Pope e The New Pope, e in parte La Grande Bellezza – ha argomentato Sorrentino.

Sorrentino aveva dato un’altra lunga intervista nello scorso numero di Vanity Fair Italia, del quale è stato in via eccezionale direttore. Un’altra conversazione, con il vice-direttore Malcom Pagani, nella quale si era parlato anche di Napoli e della sua infanzia.