Mandato di arresto per l’ex fuoriclasse di Barcellona e Milan Ronaldinho sorpreso in Paraguay, dove era arrivato per un evento di beneficenza, con un passaporto falso. Il giocatore brasiliano era in compagnia del fratello Roberto de Assis quando la polizia si è presentata nell’albergo in cui alloggiavano i due per notificare loro il mandato.
“Ci hanno detto di essere stati ingannati, di essere entrati nel Paese con l’intenzione di collaborare ma la realtà è che sono arrivati in Paraguay con dei passaporti falsi”, la versione a “Globoesporte.com” di Euclides Acevedo, ministro dell’Interno paraguaiano. Le autorità hanno sequestrato anche le carte d’identità e i cellulari di Ronaldinho e del fratello, che secondo le prime ricostruzioni sarebbero partiti mostrando dei documenti brasiliani per poi esibire un passaporto paraguaiano al loro arrivo.
Il passaporto sarebbe stato fornito da un imprenditore brasiliano, Wilmondes Sousa Lira, finito pure lui sotto custodia. “Sicuramente si tratta di un equivoco che verrà chiarito quanto prima”, il commento di Sergio Queiroz, legale dei due. Ronaldinho era in Paraguay per un evento di beneficenza legato alla presentazione della sua biografia.
