Pazienti fragili, in Campania è caos sulla registrazione: “Non tocca ai medici di base”

Alle 13.30 del primo giorno in cui era possibile iscrivere alla piattaforma i pazienti fragili per i vaccini erano già sono pervenute oltre 1000 adesioni da parte dei medici di medicina generale. Agli stessi medici nei giorni scorsi è stata inviata la mail con il link e le istruzioni per poter effettuare la registrazione. Ma, da quanto risulta, non tutti hanno ricevuto le credenziali e in tanti sono stati letteralmente presi d’assalto dalle famiglie che hanno in casa pazienti fragili.

”La confusione e il caos sono generati dalla sbagliata comunicazione resa dalla Regione Campania che prima sigla un accordo e poi lo pubblicizza in maniera diversa. Questo è assolutamente imbarazzante, destruente e sta portando i medici a scoppiare”. Non usa mezzi termini Luigi Sparano, rappresentante della Fimmg Napoli, che punta il dito contro la Regione per il caos in cui si sono trovati i colleghi in questo primo giorno di adesioni.

E proprio per provare a trovare una soluzione, i sindacati hanno chiesto un incontro alla Regione che dovrebbe aver luogo entro lunedì. Dal sindacato si ribadisce che ”non è compito dei medici di base registrare i pazienti”. ”L’accordo – spiega Sparano – prevede tre modi in cui i medici di base possono aderire alla campagna vaccinale: vaccinando nei loro studi, vaccinando nei luoghi allestiti dalle Aziende e solo chi non aderisce alla somministrazione effettua la registrazione dei pazienti perchè è scontato evidenziare che se il medico vaccina direttamente il paziente non c’è alcuna necessità di registrarlo su piattaforma”.

Dalla Fimmg si sottolinea che ”il problema vero è la mancanza di vaccini perchè se i medici avessero la disponibilità del vaccino, in particolare del vaccino Moderna, che può essere gestito anche dalla medicina generale a differenza di Pfizer, potrebbero somministrarlo direttamente’‘. Sparano sottolinea che ‘‘per tutti i medici la priorità è raggiungere la salvaguardia del paziente soprattutto dei fragili e che sia data loro la possibilità di essere vaccinati negli studi o a domicilio da quel medico che li conosce, che li controlla da anni, con cui hanno un rapporto confidenziale e di fiducia e che conosce anche le terapie che seguono”.

E rispetto alla disomogeneità di comportamento tra medici che stanno effettuando la registrazione e medici che non stanno procedendo, Sparano spiega: ”Se un paziente si presenta inferocito dal medico e pretende di essere registrato, non ci sono spiegazioni tecniche che tengano in alcuni casi”.

Ma dalla regione subito arriva la replica per bocca di Ugo Trama, uno dei responsabili dell’Unità di Crisi della Campania, che si è occupato in prima persona dell’accordo tra Regione e medici di medicina generale per il trattamento dei cittadini fragili o disabili nella vaccinazione. “Le sigle sindacali hanno sottoscritto un accordo – ha detto all’Ansa – Non è un decreto, nè un documento imposto d’impero, è un accordo costruito insieme, quindi non vedo perchè non rispettarlo”.

L’apertura della piattaforma a loro dedicata prevede infatti che sia il medico di base del singolo paziente a iscriverlo per l’adesione alla vaccinazione. “Un accordo firmato – spiega Trama – vuol dire scripta manent. È un accordo integrativo alla legge nazionale, lo ripeto, costruito insieme e sottoscritto dalle principali sigle sindacali del settore. Stiamo parlando di mettere su una piattaforma i nomi e i dati di circa 30-40 pazienti per ogni medico, abbiamo anche modificato, su loro richiesta la piattaforma regionale Sinfonia per interagire con i loro software gestionali: E ricordo che non sono obbligati poi a vaccinarli loro, possono anche solo inserire l’adesione e poi il paziente sarà convocato in ospedale o in un centro vaccinale”.