Finisce in fin di vita un 14enne aggredito a colpi di mazza da baseball. Succede a Napoli, nel cuore del centro storico, durante un sabato sera qualunque, alla vigilia dell’Epifania. Polizia e Carabinieri sono accorse sul posto, vico Consolazione, allertati da due telefonate fatte da cittadini che avevano sentito le urla del ragazzo. All’arrivo hanno trovato il 14enne a terra in fin di vita. Subito lo hanno portato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli dove i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico ed una emorragia cerebrale che riescono miracolosamente a tamponare. Le sue condizioni sono andate migliorando, ed è stato dichiarato fuori pericolo.
Tutto è successo verso l’una della notte tra sabato e domenica. Dopo l’allarme polizia e carabinieri sono arrivati sul posto e hanno trovato un adolescente che perdeva molto sangue dalla testa. Il ragazzo, nonostante l’evidente stato confusionale, è riuscito a malapena a spiegare ai suoi soccorritori cosa era successo: “Sono stato aggredito da un altro ragazzo che non conosco, e che impugnava una mazza da baseball…”.
Il 14enne, incensurato, non ha riconosciuto il suo aggressore, sa solo che si tratta di un altro ragazzo che però non conosce che lo ha colpito con una mazza da baseball senza alcun motivo. Appena sarà possibile, sarà ascoltato dagli investigatori, e dovrà cercare di spiegare e ricostruire l’aggressione subìta.
L’aggressione è avvenuta a pochi passi da via Foria, il luogo dove nel dicembre del 2018 fu accoltellato il giovane Arturo. Una zona che, all’orario in cui si è verificata l’aggressione, e soprattutto nelle serate della movida, non resta mai deserta. Gli investigatori dovranno far luce sul drammatico episodio di violenza ai danni di un minore. A loro disposizione, per il momento, hanno le telefonate anonime di chi ha allertato i soccorsi che ha dichiarato di aver sentito anche colpi di pistola. Il 14enne è stato certamente colpito da un’arma impropria contundente, un bastone o una mazza da baseball, ma le forze dell’ordine, sul luogo dell’agguato, hanno repertato anche un bossolo di pistola calibro 9×19: arma micidiale, di quelle comunemente in uso ai criminali e ai killer di camorra.
Subito si cercano i video delle telecamere di sorveglianza che in quella zona però scarseggiano. Forse potrebbero essere fondamentali le immagini di qualche telecamera privata. Per il momento l’episodio resta avvolto nel mistero. Il ragazzo potrebbe essere finito al centro di una rissa sfociata nel sangue, oppure si sarebbe trovato al centro di un regolamento di conti tra bande giovanili. Per il momento bisogna aspettare l’esito delle indagini.
