Piano Mattei, a Roma parte ’AI Hub for Sustainable Development’ per contrastare la trappola del debito cinese

Venerdì 20 giugno verrà inaugurato a Roma ’AI Hub for Sustainable Development’, piattaforma strategica promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa. Si tratta di un passo importante per portare avanti il progetto di trasformare Roma nel punto di riferimento per l’innovazione digitale destinata all’Africa, utilizzando un sistema basato sull’Intelligenza Artificiale che in una prima fase sarà rivolto a 14 paesi africani.

Questo evento si terrà in concomitanza con il vertice che unisce il Piano Mattei ed il Global Gateway, la risposta europea all’imponete Nuova Via della Seta lanciata ormai da tempo da Pechino. Accanto alla Premier Giorgia Meloni ci sarà a co-presiedere la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Layen per sottolineare quanto l’Unione Europea punti allo sviluppo e agli investimenti nel continente africano. È prevista la presenza dei vertici dell’Unione Africana, i leader di Angola, Zambia, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, i vertici delle istituzioni finanziarie multilaterali, dal Fondo Monetario Internazionale alla Banca Mondiale, passando per la Banca Africana di Sviluppo e l’Africa Finance Corporation.

Un’occasione fondamentale per fare il punto sui risultati già ottenuti sul campo dal Piano Mattei e soprattutto per cercare di mettere un freno all’espansionismo economico della Cina che sta prendendo il controllo di tutte le infrastrutture africane grazie alla trappola del debito. Al centro di questo vertice, oltre all’Intelligenza Artificiale, ci sarà lo sviluppo del fondamentale corridoio di Lobito che tramite una ferrovia di oltre 800 chilometri permetterà di arrivare al porto angolano da dove potranno essere esportati i preziosi minerali estratti nella Repubblica Democratica del Congo. Ancora più ambiziosa l’idea del potenziamento dell‘interconnessione digitale “Blue-Raman”, che oggi prevede il collegamento tra India, Europa e Medio Oriente, con un sostegno alle filiere produttive agroalimentari del continente africano e il rafforzamento delle catene di approvvigionamento.

Giorgia Meloni punta anche al coinvolgimento diretto dell’Europa nel Piano Mattei, già avvicinato dalla Gran Bretagna e dagli Emirati Arabi Uniti. Un imprimatur politico e soprattutto economico dell’Europa potrebbe essere determinante per cercare di arginare lo strapotere di Cina, Russia e Turchia in Africa, ma Bruxelles deve avere la forza di agire subito altrimenti la partita africana sarà definitivamente persa.