Precipita dal tetto della sua vecchia scuola e muore a 20 anni: “Voleva girare un video”

Una ‘bravata’ per registrare un video e scattarsi un selfie da condividere poi sui social. Un’incursione notturna nella sua vecchia scuola che si è trasformata in tragedia. Non ce l’ha fatta Roberto Frezza, il ventenne che nella notte tra venerdì e sabato è precipitato dalla tettoia che sovrasta la scala antincendio dell’Isis Gobetti Volta a Bagno a Ripoli (Firenze).

Il ragazzo è morto ieri 23 gennaio, nell’ospedale fiorentino di Careggi dove era stato ricoverato in condizioni disperate.

La testimonianza dell’amico

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che stanno portando avanti le indagini coordinate dal sostituto procuratore Massimo Bonfiglio, Roberto era insieme a un amico. I due si sarebbero introdotti intorno alle 4 di mattina nell’istituto che il ragazzo aveva frequentato prima di iscriversi alla facoltà di ingegneria, scavalcando il cancello.

Una volta in cima alla scala antincendio, il ventenne avrebbe messo un piede nel vuoto, tradito dal buio, precipitando per diversi metri. Ancora diversi i punti da chiarire. I due probabilmente erano saliti per scattare dei selfie e girare un video. L’amico, coetaneo della vittima, è stato ascoltato dai carabinieri: “C’è una specie di muretto da saltare per arrivare alla piattaforma calpestabile della scala in metallo, il tutto coperto da una tettoia in lamiera. Io nel buio a un certo punto non l’ho più visto, l’ho chiamato forte, più volte, sono sceso giù a rotta di collo e l’ho trovato disteso” ha raccontato, secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione.

I messaggi di cordoglio

Roberto Frezza viveva con la famiglia a San Piero a Sieve, in provincia di Firenze. Amava il calcio, tifava Fiorentina e giocava nella Gallianese dove era arrivato in prestito dal Pontassieve. Sgomenti i compagni di squadra, che l’avevano visto agli allenamenti proprio venerdì.

Il profilo Instagram del ragazzo ora accoglie i messaggi di cordoglio degli amici. Sotto l’ultima immagine, quella di un tramonto pubblicata lo scorso 16 gennaio, tutto il loro dolore: “per sempre con noi Robi”.