Prove generali di guerriglia urbana. Landini parla di rivolta sociale, il Pd civetta. Ma la punta più avanzata è francese

MAURIZIO LANDINI SEGRETARIO CGIL

Sotto i nostri occhi sta crescendo in Europa una nuova realtà politica, frutto della guerra ibrida, prodotta sul campo da materiale umano nazionale e immigrato, e con una duplice ispirazione, per un verso di stampo putinista, per altro verso di stampo islamica. Talora, in alcune nazioni, si tratta di combinazioni politiche già fuse, talora invece siamo di fronte ad assiemaggi in corso d’opera. La punta più avanzata è certamente quella francese che ha già un leader e una formazione politica già strutturata: ci riferiamo a Jean-Luc Mélenchon e a “la France insoumise”. Già da tempo Melenchon ha rotto con la matrice storica costituita dal Partito Socialista, ha dato una sponda in una chiave falsamente pacifista alla Russia di Putin, e si è del tutto saldato con la protesta islamica proveniente dalla banlieue, dando ad esse un riferimento politico.

C’è una sostanziale solidarietà di Jean-Luc Mélenchon con Hamas, accentuatasi dopo il 7 Ottobre e conseguentemente un attacco frontale a Israele e al suo preteso genocidio e in conseguenza di tutto ciò è la contrapposizione frontale alla comunità ebraica francese con la conseguenza di una parte di essa non si sente più sicura e si sta rifugiando in Israele. Dietro a tutto ciò a parte i servizi russi che puntano alla destabilizzazione dell’Europa con particolare riferimento alla Francia, alla Germania e all’Italia, c’è’ la trama da molti anni messa in atto da parte della fratellanza musulmana che si muove dal Medioriente per influenzare le comunità degli islamici immigrati. Tutto questo è in corso in Italia con l’azione di forze molteplici così l’Anpi ha dato spazio alle associazioni pro-Pal consentendone l’inserimento nelle manifestazioni del 25 Aprile in chiave anti ebraica poi hanno agito Ong di vario tipo che hanno dato vita alla Flotilla in più sono in campo due realtà che si collocano nel vivo della guerriglia urbana in occasione di ogni manifestazione come alcune associazioni palestinesi e come i servizi d’ordine di alcuni Centri sociali come Akatasuna.

Oggi alcune associazioni palestinesi, alcuni gruppi italiani pro-PAL, alcuni centri sociali praticano in modo sistematico lo squadrismo sia impedendo l’esercizio della libertà d’opinione nelle università, sia provocando in modo sistematico lo scontro frontale con le forze dell’ordine. Il retroterra a tutto ciò è fornito dalla Cgil di Landini che non a caso ha parlato di rivolta sociale e che ha completamente rovesciato il modo di essere della Cgil rispetto a quella storicamente costituita dal sindacato espressione fondamentalmente del PCI e del PSI. Diciamoci la sgradevole verità: questo esercizio sistematico di guerriglia urbana non è il frutto di nuclei ristretti di esaltati irrazionali, ma è il prodotto di un disegno preciso: questi gruppi alzano a tal punto la durezza dello scontro perché puntano a provocare prima o poi un morto che sarebbe la miccia per incendiare le città.

Finora tutto ciò non ha avuto in Italia un riferimento politico netto ma qualcosa di assai più confuso. Infatti, credendo di esser “furbi” e di utilizzare questo magna ritenuto confuso a scopi elettorali, il Pd versione Schlein-Boccia e Avs civettano con questi ambienti al punto tale che Delrio è stato scomunicato per aver presentato un disegno di legge sull’antisemitismo che farebbe da filtro e da discriminante rispetto a un movimentismo che invece è assai pericoloso dal quale il Pd nel suo complesso dovrebbe prendere le distanze per non fare da utile idiota ai soggetti che nel nostro Paese praticano la guerra ibrida su indicazione islamica e putinista. Al contrario invece l’attuale gruppo dirigente del Pd, il più piatto e banale finora espresso da quella storia politica, pensa di utilizzare i movimenti non avendone capito affatto la serietà e la pericolosità. A completare il quadro poi esistono settori della magistratura inquirente e giudicante che a loro volta non applicano il codice e non perseguono come sarebbe loro dovere reati commessi.