“Oggi più che mai penso a voi, so che la situazione è molto grave in Italia. Bisogna assolutamente che restiate a casa, perché la pandemia regredisca”. È il video-appello inviato al Comune di San Giovanni a Piro (Salerno) da Delphine Godard, madre del giovane turista francese Simon Gautier, morto durante un’escursione nei sentieri cilentani di San Giovanni a Piro nell’agosto del 2019.
La signora ha voluto infatti esprimere tutta la sua vicinanza alle persone che si sono mobilitate per cercare il figlio, e che ora sono alle prese con una emergenza che ha provocato quasi 14mila decessi in Italia. La famiglia Gautier inoltre ha annunciato, attraverso l’Associazione Amici di Simon, l’invio di un aiuto concreto alla Protezione civile, in prime linea nel fronteggiare l’epidemia di Covid-19, così come lo scorso anno nelle ricerche del giovane Simon.
“Non c’è un giorno, non un’ora in cui non penso a lui ma anche a voi tutti – è il messaggio di Delphine – che ci avete aiutato e sostenuto così tanto in questa terribile prova. Voi, Vigili del Fuoco, Soccorritori, Pastori, Alpini, ma anche tutti i volontari e tutti quelli che all’hotel ci hanno accolti e confortati. Oggi più che mai penso a Voi, so che la situazione è molto grave in Italia. Bisogna assolutamente che restiate a casa, perché la pandemia regredisca. Con tutto il nostro cuore Noi, la famiglia, gli amici di Simon siamo al vostro fianco”, conclude la signora.
Simon venne trovato privo di vita domenica 18 agosto, dopo essere caduto in burrone il 9 agosto precedente. A dare l’allarme era stato lo stesso escursionista francese, che da due anni viveva a Roma per seguire un dottorato di storia dell’arte. Era stato lo stesso Simon ad avvertire il 118, raccontando di avere le gambe rotte ma non riuscendo ad indicare ai soccorritori dove si trovava per essere localizzato. Dopo 10 giorni di ricerche il ragazzo venne trovato privo di vita in un burrone in zona “Belvedere di Ciolandrea”, nel comune di San Giovanni a Piro, dagli uomini del soccorso alpino.
