Riforma Bonafede, il PD si avvicina a Italia Viva e isola i 5 Stelle

Si rivolge comunque al partito a nome del quale Fiano parla. «Invita Bonafede a prendere atto dei numeri e delle discrepanze. Buon segno. Adesso tutto il Pd sostenga questa linea, con coerenza». Di essere invece incoerente è l’accusa che il Movimento rivolge a Renzi. «Cambia idea sulla giustizia», lo stuzzicano. Il fiorentino non aspettava altro, e risponde con un tweet al vetriolo. «Ehi, ragazzi, sveglia. Nel 2014 volevo cambiare la prescrizione breve di Berlusconi. E l’ho fatto con la legge Orlando. Ora invece difendo la nuova legge dalla riforma folle Salvini-Bonafede. Vi è chiaro o serve un disegno? Basta col populismo. Basta con il giustizialismo». Quel giustizialismo di cui Italia Viva accusa senza giri di parole i Cinque Stelle: «Se non li fermiamo questi sono capaci di rimettere in discussione anche i tre gradi di giudizio», scandisce Lucia Annibali. La settimana prossima la maggioranza terrà l’atteso vertice sulla giustizia. Pd e Iv sperano di arrivarci con una intesa che punti alla riforma complessiva del processo penale, tenuto conto dei dati invocati da avvocati e magistrati, spostando al 2021 l’efficacia della riforma che porta il nome del Guardasigilli. Un colpo di cannone contro le difese del dicastero di via Arenula, per quanto a salve, lo ha sparato ieri sera il Pirellone. Il Consiglio regionale della Lombardia, anche con il voto di Italia Viva, ha approvato una mozione di Forza Italia che chiede al presidente della Regione, Attilio Fontana e alla Giunta di attivarsi presso il governo nazionale affinché la proposta di legge Costa, abrogante la riforma del ministro, sia discussa quanto prima. Un altro segnale chiaro per Palazzo Chigi. Ecco perché la smentita di ieri sera, come spesso succede, non smentisce ma conferma.