«Un capolavoro della storiografia tedesca, una sintetica e tuttavia mirabile ricostruzione dell’ascesa e del declino degli Stati europei»: così Angelo Panebianco introduce il famoso saggio del grande storico Ludwig Dehio, “Equilibrio o egemonia” (ed. Morcelliana Scholé), già uscito nel 1954 ma che non ha perduto nulla della sua forza analitica. Ripensare alle dinamiche che portarono alla nascita delle nazioni europee, al loro combinarsi, scemare e ritornare in vesti nuove lungo mezzo millennio – oggi che il mondo va verso chissà quale riassestamento – è un’operazione che non può riguardare solo gli studiosi di storia.
Dehio, innovando la classica scuola tedesca che al centro di tutto poneva lo Stato, allarga l’analisi ai rapporti complessi tra Stati, economia, geografia, ruolo delle forze sociali e dunque arricchendo non di poco l’analisi prettamente storica. Dalla discesa a Roma di Carlo VIII alla Seconda guerra mondiale, la storia europea è tutto un susseguirsi di affermazioni di egemonia di questa o quella nazione, in un alternarsi continuo di sconvolgimenti e stabilizzazioni, sicché l’indagine verte appunto sui fattori che determinano i primi e le seconde: ma senza che si tratti di rintracciare per forza una filosofia della storia coerente e, per così dire, immobile. Al contrario, per Dehio ogni possibilità è aperta, e di qui anche una certa inquietudine dell’uomo, prima che dello storico.
«L’età moderna – osserva lo storico tedesco – ebbe inizio con un impulso vitale pieno di fiducia, che ovunque sfondò con la sua bollente dinamica lo strato di ghiaccio degli ordinamenti medievali, con l’emancipazione della politica come il più potente motore di quell’impulso vitale. Mentre ora noi sentiamo che questo principale motore degli eventi esterni potrebbe fermarsi dopo che si fosse stabilizzato un ordinamento pacifico mondiale». Ecco l’inquietudine che sembra attagliarsi ai giorni nostri. Vale dunque la pena prendere in mano un classico di questo spessore per capire i nessi tra ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere.
