Non ha nulla a che vedere con lo sport o con la beneficenza quanto accaduto martedì mattina sugli spalti dello stadio Simpatia a Pianura, quartiere occidentale di Napoli, dove era programmato l’incontro di calcio tra i licei Tito Lucrezio Caro, di Posillipo, e Sannazaro, del Vomero.
A pochi minuti dal termine della partita di beneficenza, organizzata da Arend nell’ambito dell’iniziativa #GoalOfLife, arrivata alla terza edizione e benedetta da Telethon, qualcuno dagli spalti dello stadio pianurese che ospitava i ‘supporters’ del Tito Lucrezio Caio lancia almeno tre petardi dall’altra parte degli spalti, quello destinati al Sannazzaro.
Una delle ‘bombe’ viene raccolta da un ragazzo, uno studente 16enne del quartiere Posillipo del liceo Sannazzaro, per evitare che il petardo ‘Cobra’ potesse provare lesioni ad una sua compagna di scuola. Un gesto di generosità che però il ragazzo ha ‘pagato’ con una brutta ferita alla mano: il giovane studente viene immediatamente trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini. Qui una equipe di chirurgi esegue l’intervento per restituire piena funzionalità all’arto, con la speranza che non vi siano danni irreversibili.
Subito dopo il lancio dei petardi al Simpatia era andato in scena il fuggi fuggi generale dagli spalti dello stadio: a scappare non solo i tifosi impauriti, ma anche chi ha materialmente compiuto il gesto. Sul caso indaga il commissariato di polizia di Pianura, guidato dal vicequestore Arturo De Leone: inchiesta che potrebbe risolversi in pochi giorni, dato che tutti gli spettatori hanno acquistato un biglietto nominale e dunque il cerchio si stringe agli studenti/tifosi del settore del Tito Lucrezio Caio.
Gesto, tra l’altro, premeditato: gli agenti di polizia avrebbero rinvenuto sul posto una borsa piena di petardi, almeno quindici, portati con l’intenzione di creare disordini. Secondo quanto appreso gli agenti avrebbero già individuato i responsabili dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e degli addetti alla gestione del campo.
Scontri che poi sarebbero proseguiti in campo tra le due squadre dopo il fischio dell’arbitro che ha sospeso la partita, risolti grazie all’intervento degli addetti dello stadio.
“Siamo vicini e solidali verso il nostro alunno ferito, qualunque forma di violenza va condannata”, spiega a Il Mattino il dirigente del Sannazzaro, Riccardo Güll. Si difende invece Andrea Zungri, presidente di Arend, che ha organizzato l’evento: “Era una partita di beneficenza ed è assurdo che sia finita così. L’unica cosa che a noi come organizzatori preme sottolineare è che siamo completamente a disposizione degli inquirenti per qualsiasi informazione in nostro possesso. Chi è stato? Uno stupido, un folle, e non avrei altre parole per giudicare chi ha fatto un gesto del genere. Paghi per tutte le conseguenze che ha causato. Siamo vicini al ragazzo ferito”. Liana Nunziata, che guida il Tito Lucrezio Caro, non esclude che “verranno presi provvedimenti se si accerterà la responsabilità di nostri studenti“.
La prossima partita del torneo, tra i licei Mercalli e Umberto, è stata rinviata.
