Rosanna, Giuseppe, Roberta e Salvatore, i volti giovani della politica a Napoli: “Restiamo qui e cambiamo la città”

Rosanna, Giuseppe, Roberta e Salvatore. Quattro giovani in corsa per le elezioni amministrative in programma a Napoli il prossimo 3 e 4 ottobre prossimi. C’è chi è candidato alla Municipalità del suo quartiere, chi al consiglio comunale di Napoli. Sono quasi tutti alla prima esperienza e conoscono forse meglio di chiunque altro le problematiche dei territori dai quali provengono (Scampia, Bagnoli, Materdei, Avvocata). Sono acerbi e questo può essere considerato solo un vantaggio se ci si gira indietro e si realizza tutto quello che non è stato fatto dalla precedenti amministrazioni. Hanno voglia di scassare davvero e non soltanto a parole. Poi il tempo giudicherà il loro operato. Campagne elettorali porta a porta e sui social, sfruttando le nuove piattaforme (Instagram in primis) per raggiungere i tanti giovani che sono sempre più lontani dalla politica.

Rosanna Laudanno, 25 anni, è l’unica reduce da cinque anni da consigliera della II Municipalità (Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, S. Giuseppe) e adesso, affascinata dal carisma politico di Antonio Bassolino, prova a raccogliere quanto di buono seminato nella sua prima esperienza candidandosi, da capolista, al comune di Napoli nella lista dell’ex sindaco e governatore della Campania. Sta ultimando la specialistica in Scienze della pubblica amministrazione. “Dovrei fare la tesi in questo mese ma c’è la campagna elettorale e quindi ci dedichiamo alla città e al progetto ‘dal basso’ di Bassolino”. Secondo Rosanna bisogna ripartire da tre cose: “Manutenzione ordinaria, soprattutto delle aree verdi, trasporto pubblico, vero indice di civiltà, e luoghi e spazi di sociali, di aggregazione: dalle biblioteche a centri culturali per togliere i giovani dalla strada e tenerli impegnati”.

Giuseppe Mancini, 24 anni, è candidato al consiglio dell’VIII Municipalità (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia) in una lista civica (Napoli oltre) che appoggia la coalizione di Gaetano Manfredi. E’ nato e cresciuto a Scampia ed è iscritto alla Facoltà di Ingegneria Elettrica delle Federico II. “Con i miei colleghi abbiamo creato un green scanner, dispositivo che legge il green pass e che mettiamo a disposizione della comunità”. Da anni attivo con il Coordinamento Territoriale di Scampia, Giuseppe racconta le tante contraddizioni di questa città e soprattutto di chi vive in periferia. “Qui siamo abituati a dire grazie per qualsiasi cosa: per l’erba tagliata nelle aree pubbliche, per il medico di base, per una strada asfaltata. Ma grazie di cosa? Questi sono tutti nostri diritti, sono cose che ci spettano” spiega Giuseppe che ricorda poi la discriminazione che viveva quando, nel pieno della faida di Scampia, il sabato sera si spostava in altre zone della città. “Avevo 15 anni e quando con la metro andavano nel quartiere Vomero spesso altri ragazzi appena capivano la mia provenienza iniziavano ad avere paura di me. Questa cosa mi ha fatto parecchio male, ho pensato anche di andarmene ma poi ho riflettuto e ho capito che dovevo solo riscattarmi. Sono un ragazzo perbene che viene da una famiglia di lavoratori. Mio padre è un meccanico navale e spesso lavora per tanti mesi all’estero. Ha fatto sacrifici per me e io ora voglio ripagarla riscattando anche la mia Scampia”.

Roberta Recano, 31 anni, psicologa, è candidata al consiglio della X Municipalità (Fuorigrotta-Bagnoli) nella lista civica di Alessandra Clemente. “Sono nata e cresciuta a Bagnoli, e dico sempre che ci voglio morire qui”. Da anni attiva nei movimenti che si battano per la bonifica dell’ex area Italsider, Roberta ha deciso di scendere in campo e di “metterci la faccia” anche per contrastare in modo concreto “le tante persone che si sono presentate e che riteniamo improponibili”. A Bagnoli “viviamo tante contraddizioni, la principale è che abbiamo il mare ma non lo possiamo toccare. Il nostro punto di forza è la fiducia che godiamo in tanti cittadini della zona grazie a tante attività che abbiamo fatto nel corso degli ultimi anni”.

Salvatore Paternoster, 23 anni, vive nel quartiere Materdei ed è candidato al consiglio della II Municipalità in una lista civica (“Essere Napoli”) che supporta il candidato del centrodestra Catello Maresca. Si considera un ex scugnizzo tornato sulla retta via grazie agli insegnamenti della famiglia. “Lasciai la scuola perché pensavo che non servisse a nulla. Anzi pensavo che con la violenza potevo ottenere tutto. Vengo spesso attaccato perché mio padre in passato è stato in carcere. Lui però si è riabilitato e non vedo perché i suoi vecchi errori debbano ricadere su di me. Oggi dopo essermi diplomato negli anni scorsi, sono iscritto all’Università”. Attivo con l’associazione ‘Giovani Promesse’ che prova ad aiutare tanti ragazzini che spesso, al primo errore, vengono subito etichettati come ‘baby gang’, Salvatore spera di poter cambiare le cose: “Sono stanco di fare segnalazioni alle Istituzioni e vedere che le cose continuano a non cambiare. Oggi la politica la si fa solo sui social e in tv e non tra la gente”.