Sala e la foto galeotta, il garantismo di Meloni e Crosetto tradito da Fratelli d’Italia. Il consigliere Marcora: “Solo satira, come Crozza”

Esistono due Fratelli d’Italia. Il primo, guidato dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro della Difesa Guido Crosetto (tra i fondatori), che professano garantismo perché un avviso di garanzia non può corrispondere alle dimissioni. Il secondo è guidato dagli amministratori locali quello che, nonostante il ‘verbo’ dei loro leader continuano a scendere in piazza e a chiedere un passo indietro agli amministratori di turno indagati. Ora è il turno di Milano ma in passato è toccato al governatore Toti in Liguria (centrodestra), al sindaco di Bari Antonio Decaro (centrosinistra) e così via.

Il cortocircuito garantista

Un cortocircuito comunicativo o una strategia precisa di garantismo di facciata? Sarà Meloni a fare chiarezza su una linea assai ballerina. Una linea tradita nei giorni scorsi anche dal consigliere comunale di Fdi a Milano, Enrico Marcora, che si è divertito sui social a pubblicare un fotomontaggio che ritraeva il sindaco Beppe Sala con indosso la divisa galeotta bianca e nera e i calzini arcobaleno.

Una foto cancellata dopo poco in seguito al polverone politico alzatosi. Foto su cui ritorna lo stesso Sala oggi nel corso del suo discorso a Palazzo Marino dove ha annunciato di avere le mani pulite: “Al consigliere Marcora che ha ritenuto di avere un momento di fama postando una mia foto in versione da galeotto, voglio dire che ho segnalato il suo gesto ai vertici del suo partito, al presidente del Consiglio e al presidente del Senato” ha spiegato Sala. “Quello che mi hanno risposto lo tengo per me – ha aggiunto – Ora starò a vedere: se l’ennesima forza politica a cui lei ha aderito (in passato era stato candidato anche nelle liste dello stesso Sala, ndr) le farà fare carriera, vorrà dire che condivide e appoggia il suo comportamento. Se ciò non avverrà, il partito che governa la nostra nazione ha un minimo rispetto istituzionale e ci tiene”.

Marcora: “Satira come Crozza”

Immediata la risposta del diretto interessato che la butta sulla satira, rincarando la dose: “Lei è un piccolo sindaco. Il post che ho fatto l’ho trovato in rete è un post satirico, è stata fatta satira, Crozza avrebbe detto ‘povera Milano, come siamo conciati con questo sindaco”. Marcora ha poi ricordato che “io sono stato eletto nella sua lista e poi me ne sono andato perché quello che vedevo non mi piaceva. Poi mi sono candidato con Fratelli d’Italia e sono stato eletto in Fratelli d’Italia”.

La manifestazione Fdi contro Sala e… Meloni

Una foto che ha fatto seguito al presidio di Fratelli d’Italia dei giorni scorsi all’esterno degli uffici comunali per chiedere le dimissioni di Sala, in aperto contrasto con la linea nazionale di Meloni. “In seguito allo scandalo esploso sull’urbanistica, oggi siamo di nuovo scesi in piazza davanti a Palazzo Marino per chiedere, con forza, le dimissioni del sindaco Sala e della sua giunta. L’inchiesta sull’urbanistica sta facendo emergere un sistema opaco, alimentato da relazioni pericolose e favoritismi inaccettabili. Milano merita trasparenza, legalità e rispetto delle istituzioni. Abbiamo fatto sentire la nostra voce anche in aula, senza farci intimidire: chi governa la città non può far finta di nulla. Quando la fiducia dei cittadini viene tradita, l’unico gesto dignitoso è fare un passo indietro. Siamo e restiamo garantisti, come sempre. Ma il punto politico è un altro: il sindaco, in queste condizioni, non è nelle condizioni di svolgere serenamente il suo ruolo. Non può rappresentare pienamente la città né affrontare con lucidità i dossier più delicati, come ad esempio quello su San Siro”. Meloni faccia quanto prima chiarezza.