«I garanti dei detenuti hanno rotto le palle». Sì, scritto proprio così, in cima al comunicato stampa inviato dallo staff di Rosa Capuozzo per dare risalto alla visita nel carcere di Secondigliano del leader della Lega Matteo Salvini e della stessa Capuozzo che, dopo l’esperienza da sindaco grillino a Quarto, tenta ora la corsa alle regionali con il Carroccio. È vero che in periodo di campagna elettorale si fa largo uso di frasi a effetto, ma questa sui garanti sembra andare oltre, oltre i limiti di stile e di toni, oltre nella sostanza e non solo nella forma perché appare grave che un partito assuma una tale posizione su un tema complesso e delicato come quello del carcere. È il primo pomeriggio di ieri e l’effetto della frase indicata nel comunicato ha ricadute negative non solo fuori, ma anche dentro al partito.
Nel comunicato si legge che Salvini «durante l’incontro a porte chiuse non ha usato mezzi termini – “I garanti dei detenuti hanno rotto le palle” – in riferimento alle tante richieste dei familiari e degli stessi condannati». Tanto basta per sollevare un polverone. Il garante regionale dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, non fa attendere la sua replica: «Un ex ministro dell’Interno che si esprime con questo attacco volgare e scomposto non merita alcun commento da chi nella Costituzione e nelle Istituzioni ci crede. Lui ha una concezione barbara del diritto e del garantismo». In serata arriva poi un’altra nota dello staff della Capuozzo: «Nel precedente comunicato sono state erroneamente attribuite al leader Salvini delle parole riguardanti i garanti dei detenuti», si tiene a precisare. La confusione comunicativa non ferma comunque le reazioni dopo una giornata iniziata con l’incontro tra l’ex ministro e i rappresentanti sindacali e gli agenti penitenziari per discutere delle difficoltà del lavoro in carcere, un lavoro «senza strumenti di difesa, senza tutele e senza personale», come si sottolinea nel comunicato. «Di solito i politici entrano in carcere per vedere se stanno bene i detenuti, io oggi sono a Secondigliano per vedere se stanno bene i poliziotti, che sono servitori dello Stato», è la dichiarazione attribuita a Salvini nella nota in cui si sottolinea anche che la Capuozzo ha ricordato i 17 suicidi che negli ultimi due anni ci sono stati tra uomini e donne del comparto penitenziario, «schiacciati dalla pressione psicologica che viene imposta dalle condizioni di lavoro».
«Le guardie penitenziarie hanno bisogno di essere tutelate», è l’appello dell’ex sindaco ora candidata con Salvini che parla anche di fondi europei: «Le opere pubbliche sono più che ferme e vediamo cantieri bloccati. Paghiamo tanti soldi all’Europa, ma se non utilizziamo i fondi destinati alla Campania questa Europa non ha senso di esistere». I fondi, proprio quelli per il cui sblocco si è di recente tanto battuto il garante regionale Ciambriello. Più moderati i toni di Severino Nappi, anch’egli candidato della Lega alle prossime elezioni regionali in Campania. Al termine della visita, assieme a Salvini, nel carcere di Secondigliano Nappi ha dichiarato: «Ci sono oggettivamente difficoltà per chi lavora in realtà complicate e difficili. Bisognerebbe garantire sicurezza a chi è costretto a soggiornarvi, ma soprattutto a chi vi opera». «Il governo, anche sul tema della sicurezza nelle carceri, fa solo chiacchiere e – ha aggiunto Nappi – rischia di creare caos e tensioni sociali. È il contrario di quello che bisognerebbe fare: gli istituti devono garantire che la gente sconti la pena in modo dignitoso, ma anche in condizioni di sicurezza per chi lavora».
