Probabilmente è stato soffocato dal grano appena mietuto che il trattore stava rovesciando nel rimorchio. Il piccolo Samuele Recca è morto mentre giocava martedì 29 giugno nelle campagne di Sommariva del Bosco, nel Cuneese in compagnia del nonno. Sarà l’esame autoptico a stabilire cosa sia successo.

Probabilmente stava giocando nel cassone del trattore quando sarebbe entrato all’interno del rimorchio, parcheggiato a lato del campo. Nessuno si sarebbe accorto della sua presenza, nemmeno gli operai che hanno continuato a sversare il grano nel cassone. Non si esclude che il piccolo possa essere scivolato nel cassone quindi soffocato dal raccolto presente in quel momento sul fondo del rimorchio. Ma potrebbe essere stato vittima anche delle esalazioni sprigionate dallo stesso.

A nulla sono valsi i tentativi di soccorso del 118. Il piccolo è morto e la sua salma è stata trasportata all’ospedale di Verduno in attesa di autopsia. Il piccolo era in campagna con il nonno. Appena la mamma e il papà, Nadia Allocco e Fabio Recca, hanno saputo della drammatica notizia sono accorsi sul luogo. Hanno trovato solo la salma del loro piccolo.

Per il dolore i due genitori hanno avuto un malore. Entrambi hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari perché sotto choc: sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Savigliano. La famiglia era molto conosciuta nella zona. La mamma lavora all’albergo dell’Agenzia di Pollenzo, e il papà Fabio invece è il capo orchestra del gruppo di liscio “I Roeri”.

Samuele aveva compiuto 10 anni a maggio. “Un bimbo solare, giocava a calcio con mio figlio, una vera tragedia– racconta il vicesindaco di Sommariva del Bosco Marco Pedussia al Corriere dlela Sera -. Siamo vicini alla famiglia. Nel giorno in cui ci saranno i funerali in paese sarà lutto cittadino”. La comunità è sotto choc per la perdita di quel bambino solare che a Carmagnola dove viveva era conosciuto da tutti. Faceva il chirichetto tutte le domeniche domeniche alla parrocchia del Foresto, era appassionato di calcio, sport che praticava sui campi delle giovanili del Cavallermaggiore nel ruolo di attaccante.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.