Scambio di battute tra Borghi e Richetti: il vino del vicino è sempre più buono

Un tempo quasi tutte le querelle estive che montavano tra esponenti politici, impegnati a beccarsi su quisquilie e pinzillacchere, prima di toccare la soglia del livore imperdonabile venivano ricondotte al classico colpe di sole. La responsabilità, più presunta che vera s’intende, era dell’esposizione prolungata nelle ore di punta della nostra capoccia scoperta, che dopo poco faceva bollire anche le meningi, minando definitivamente la lucidità e la capacità di articolazione del pensiero e della parola.

Alle botte di sole dei bei tempi andati, quelli dove i social media ancora non ci avevano reso intolleranti e tribali, oggi si è sostituita la botte di vino. Tant’è, nonostante siamo nel pieno della stagione balneare con le temperature che fanno sudare pur restando fermi e immobili, il colpo di sole non è più la causa principale di screzi, inciampi e fendenti da scagliare contro i nostri rivali. La colpa – come scrive con sarcasmo implicito Matteo Ricchetti ripostando su X un post del prolifico Claudio Borghi Aquilino – è solo dell’alcol. “Ma sei ubriaco?”, scrive e chiede il deputato di Azione al collega leghista che aveva pubblicato la notizia dell’approvazione da parte della Camera del provvedimento che obbliga gli istituti di credito ad aprire senza più riserve un conto corrente a chiunque ne faccia richiesta.

Solo che Borghi pensando mettere assieme capre e cavoli è sempre buono, ricorda che la misura fu proposta nella passata legislatura dal leghista Armando Siri, e aggiunge così un secondo capoverso in cui scrive: “pensateci bene alla cretinata che è stata fatta lasciandolo fuori dal parlamento per due voti dati al partitino zerovirgola che hanno fatto scattare Matteo Richetti al posto suo”. È chiaro che messa così la questione, l’imputazione alcolemica formulata da Richetti per quanto subdola fosse nel novero delle probabilità di replica. A questo punto, però, resterebbe da capire a beneficio dei follower dell’uno e dell’altro se preferiscono fare la pace brindando con un calice di buon vino, una birra o uno shottino di vodka.